Summer Walden - Intervista ( versione in italiano )

Summer Walden, il semplice fatto che tu abbia accettato di partecipare alla mia intervista mi toglie il fiato dall’emozione. Dall’apertura di questo blog, avrei voluto intervistarti subito ma volevo avere più esperienza e fare un buon lavoro e una migliore tua presentazione per i miei lettori/lettrici italiani. Grazie mille per avermi regalato il tuo tempo libero, significa molto per me. A volte ho l’impressione che tu mi stia spiando, le tue storie parlano di me e mi riconosco nei tuoi romanzi così tante volte che ho perso il conto….da paura!! Il tuo stile così vero e schietto è quello che ti rende speciale e unica ma credo che sia salutare cambiare ogni tanto, ti prego fai quello che ti rende felice e non usare uno pseudonimo per i tuoi not-taboo romanzi!! è come se la dessi vinta ai cyber-bullies che ti hanno criticato e infastidito e loro non lo meritano!!!
Bene, ho detto abbastanza. Incominciamo questa intervista!!
Ragazze, è con onore che vi presento oggi Summer Walden! Un’incredibile scrittrice e l’autrice di “Lovelines”, il suo libro di cui parleremo in questa speciale occasione.
Summer, è fantastico che posso parlare con te e farti alcune delle migliaia di domande che mi sono venute in mente mentre leggevo i tuoi libri. Vorresti presentarti alle lettrici italiane che ancora non ti conoscono?


Certo! per quelli che non mi conoscono, io scrivo prevalentemente storie che fanno agitare i lettori. Io veramente non avevo programmato di essere classificata come una taboo writer, ma ogni storia dalla pubblicazione di Lovelines è stata esattamente questo: controversa. Io scrivo romanzi realistici che a volte mi danno qualche problema perché i lettori vogliono leggere storie leggermente basate sulla realtà con una giusta dose di fantastico ( come se potesse esistere ) e io non produco questo genere di cose. Cerco di mantenere tutto molto reale e credibile. Forse troppo. Esempio: “mi sto coprendo gli occhi durante questa parte veramente imbarazzante” da quanto è reale il mio stile di scrittura. Non è per impressionare, voglio solo raccontare storie oneste che includono tutte le stranezze, gli imbarazzi, le parole sbagliate al momento sbagliato, la bellezza e il dolore della realtà.


Prima che tu decidessi di intraprendere la carriera di scrittrice tu eri un’insegnante di Inglese ( che studenti fortunati! ) Ti piaceva insegnare? Hai voglia di raccontarci di questo periodo della tua vita?


Insegnare era qualcosa che sapevo fare bene ma non era il mio vero amore. Mentre facevo dei corsi di scrittura, non vedevo l’ora di trascorrere il mio tempo a scrivere. L’anno 2010 è stato un punto di svolta nella mia vita. Ho dovuto abbandonare il mio posto di lavoro come insegnante per diplomarmi. Una volta preso il diploma non c’era più posti per insegnanti di inglese disponibili. L’ho preso come un segno del destino e poco dopo ho deciso che era arrivato il momento giusto per iniziare la mia carriera come scrittrice auto prodotta .


E’ molto chiaro che tuo marito ti sostiene e partecipa attivamente in questo tuo viaggio come autrice. Ti è mai capitato di discutere con lui delle idee per i tuoi libri? E’ tua abitudine chiedergli di leggere quello che hai appena scritto per una sua opinione?


Io parlo sempre delle mie idee per i libri con Aidan, per me conta molto la sua opinione. Mi fido del suo giudizio, specialmente quando la storia ha un argomento principale intenso e controverso. Mentre io non vado fuori tema per essere offensiva, è piuttosto dura non esserlo quando gli argomenti coinvolti sono lo stupro, affari illeciti e il suicidio. Aidan è bravissimo a darmi consigli quando ho bisogno di alleggerire un passaggio della storia o cancellarlo del tutto. Lui si diverte quando gli leggo quello che ho scritto ma è sempre in ordine sparso. Quindi appena arriva la stampa del libro completo, torna indietro e legge la storia dal principio alla fine.


Possiamo trovare qualcosa di Aidan nei tuoi personaggi maschili?


Molti dei miei personaggi maschili hanno qualcosa di Aidan. La bravura a basket di Anton è di Aidan. L’amore per la fisica di Evan è di Aidan. L’essere secchione di Ryan è tutto di Aidan. Mark è 100 % Aidan. L’unico personaggio che non ha nessuna sua caratteristica di mio marito è Reece di Lovelines.


Dove trovi l’ispirazione per i tuoi libri? vita vera/esperienze personali/immaginazione?


Tutte quante!Un articolo di giornale ha ispirato Going Under. Parte della storia di Clara ( Honeysuckle ) proviene da esperienze personali. Lovelines è nato direttamente dalla mia immaginazione. Seguo la corrente in  base a come costruisco la storia ma la trama è sempre originale.


Nella sezione “about the author” alla fine dei tuoi libri, ho notato questo passaggio:
“Lei vive in Georgia con suo marito che la supporta in questa avventura….che ha difficoltà a capire perché i suoi personaggi devono avere dei difetti di personalità.” Potresti spiegarne il significato?
Io scherzo sempre con mio marito a proposito dei suoi ridicoli standard per i personaggi. Quando mi trovo allo stadio iniziale dello sviluppo delle mie eroine/eroi, a lui piace interrompermi quando arrivo alla parte brutta: descrivere i loro difetti. Lui non capisce perché un libro non possa includere un personaggio senza difetti. La mia risposta? “Conosci qualcuno che sia perfetto? e non azzardarti a dire te stesso o ti schiaffeggio!” haha ma Aidan passa molto tempo a leggere libri che trattano testi professionali sullo sviluppo. Lui si dimentica che la fiction è basata su i difetti— personaggi che sono imperfetti, che imparano a crescere dagli errori, e che ci si augura diventino persone migliori alla fine del libro.


Quali erano le tue aspettative quando hai iniziato a pubblicare? E’ un mondo molto competitivo, come hai gestito la cosa?


Non avevo nessuna aspettativa in merito alle mie pubblicazioni fino a quando Going Under divenne popolare. Infatti, ad essere oneste (cerco di esserlo sempre), posso dire che il più momento più felice della mia, seppur breve fino ad adesso, carriera da scrittrice è stato l’uscita di Going Under. Il problema con questo libro è che mette una sbarra tra le lettrici che non avevano ancora incontrato i miei lavori precedenti. E’ virtualmente impossibile indovinare cosa il pubblico vorrà leggere, anche se  ci sono delle formule di storie d’amore con le quali non si può mai sbagliare, ma sono state abbondantemente sfruttate. Io non sono interessata nello scrivere quel genere di storie, e non so quanto di successo la mia carriera sarà continuando a scrivere storie controverse, così ho imparato a non farmi alte aspettative e scrivere solo quello che voglio.
Per quanto riguarda il fatto che questo mondo sia competitivo, io sono competitiva solo con me stessa ma sento di confrontami con Going Under ogni volta che pubblico un libro nuovo. Prima o poi qualcosa lo sposterà dalla sua Position 1 (e io salterò di gioia quando questo accadrà), ma fino ad allora, devo continuare a raccontare storie di cui vado fiera e orgogliosa.


Oggi giorno social networks sono estremamente essenziali per la pubblicità che è l’unico modo per far conoscere in tutto il mondo te e i tuoi libri. I fan possono parlare di te e condividere i loro pensieri su  Facebook, Twitter, Google+, Goodreads etc. Chiacchierare con i propri lettori può essere molto appagante e deludente allo stesso tempo, ma leggo spesso pareri positivi da parte dei tuoi fan. Quali sono i tuoi sentimenti a riguardo?
L’utilizzo dei social networks è un’arma a doppio taglio. Permette di poter comunicare con gli autori più facilmente, che è bello ma non troppo. Dipende tutto dalla personalità dell’autore in questione. Io sono più una persona introversa, ma so essere sociale per un pò finché non mi esaurisco e ho bisogno di nascondermi nel mio rifugio. Altre autrici apprezzano la costante connessione con i lettori. Alcune di loro scrivono addirittura su richiesta—nel senso che chiedono a loro input cosicché la scrittura di un libro diventi più una collaborazione con i fan anziché di una sola persona. Io sono più vecchia scuola. Una scrittrice solitaria. Non so quanto bene sia per me se il futuro mi guiderà verso un progetto di collaborazione. Ma gli scrittori devono trovare quello che funziona per loro, e questo include quanto vogliano far parte di quella che si potrebbe chiamare “una scena collettiva” . Mi diverte conoscere i miei fan. Mi piace scrivere loro email. Questo è il mio preferito. Il trucco è trovare il giusto equilibrio.


Wicked Weekend in Florida è stato il tuo primo evento di incontro con i lettori dove si fanno dediche e autografi su i libri. Come è stato?
E’ stato fantastico! ero così nervosa la notte prima dell’evento semplicemente perchè non avevo idea di cosa aspettarmi. Si è scoperto poi che non avevo niente di cui avere paura. I fan erano meravigliosi. Ho avuto l’opportunità di conoscere bloggers con cui ho chiaccherato su Facebook e tramite email per un anno! E’ stato tutto bellissimo. E ho apprezzato l’ambiente intimo. Era un evento più piccolo che mi ha permesso di passare un bel pò di tempo con i miei fan.
“Lovelines”, un intrigante e dolce titolo. Potresti spiegare il su significato?
E’ una specie di titolo a più livelli. Si riferisce a più aspetti del romanzo. Uno, si riferisce all’incapacità di Bailey di vivere al di fuori di chiare e definite linee/lines. Secondo, si riferisce a Reece come pubblicitario che crea slogan/taglines. Si riferisce inoltre all’eredità—caratteristiche tramandate dalla linea parentale a noi: nel caso specifico, la sindrome OCD di Bailey che ha ereditato dal suo padre.


Questo romanzo è ambientato in una fantastica location: Wilmington - North Carolina. Sono andata su Google per farmi un’idea e vi consiglio di fare lo stesso. Se avessi i soldi e il tempo avrei già fatto i bagagli e comprato due biglietti aerei per me e mio marito!! Perché l’hai scelta?
Io ho veramente vissuto in Wilmington per sei anni. Ho frequentato l’università del North Carolina a Wilmington—diplomandomi in Inglese e specializzandomi in letteratura del linguaggio. Volevo prima o poi ambientare una storia in Wilmington perché amo questa città così tanto, quando Bailey ha fatto la sua apparizione nella mia mente con la sua tavola da surf sapevo che doveva vivere nella costa della Carolina.
O.C.D.  ( obsessive compulsive disorder ), è un enorme e complicato argomento per un libro. Cosa ti ha potato a basare il tuo nuovo romanzo su di esso?
Come risposta a questa domanda, il link ( in inglese ) che vi posto di seguito è più che esaustivo :


Bailey è il personaggio femminile principale di “Lovelines”. Quanto di Summer Walden possiamo trovare in lei?
Bailey e me condividiamo lo stesso problema con il perfezionismo—la causa principale della nostra ansia. Io non soffro di OCD ma ho a che fare con l’ansia regolarmente.  A volte è gestibile e a volte non lo è. Mi sento in colpa per causare tutto questo al mio personaggio, ma senza la componente dell’ansia non ci sarebbe stato nessun OCD. Io condivido la sua passione per il giardinaggio. Sto lavorando anche io al mio giardino ma ho ancora molto da fare. Magari anche il mio diventerà un oasis. Credo di aver descritto il giardino di Bailey a immagine di quello che vorrei per me.
La sua vita è alla costante ricerca dell’amore che è convinta di non meritare a causa della sua condizione. Dev’essere stata dura scrivere di un personaggio come Bailey. Come l’hai vissuta dal punto di vita emotivo?
Onestamente, le scene spezzacuore sono state dure da scrivere ma ho passato la maggior  parte del tempo a ridere e a divertirmi insieme alla crescita del romanzo. E’ stato un cambiamento necessario e di cui avevo bisogno dalla storie serie e impegnative. Un pò di tempo fa avevo detto nel mio blog che ero stanca di scrivere nell’oscurità e che volevo uscire alla luce. L’ho fatto con questo libro e mi ha fatto stare davvero bene. Ho sorriso un migliaio di vole mentre scrivevo LoveLines. Non ricordo di aver sorriso così tanto con un’altra storia.


Reece è il personaggio maschile principale. Ci avevi avvisate che potevamo trovarlo “bizzarro”, infatti è così per me! ma non lo siamo un pochino tutti? La sua attrazione per Bailey è immediata e il loro amore cresce molto in fretta. Lui trova che la sua condizione la renda carina ed eccitante. Perché secondo te?
Io volevo solo che Reece dimostrasse una disperata attrazione per Bailey e i suoi tic. Mi viene da ridere se ci penso ma mi sono davvero divertita a scrivere quella scena della stanza delle fotocopie. Non riuscivo a smettere di ridere. Mio marito ha riso quando gliel’ho letta. E’ molto divertente e rappresenta Reece completamente - questo ragazzo molto carino con la più stupida e sincera attrazione per una condizione mentale di una donna. Lui è bizzarro ed è quello che lo rende perfetto per il romanzo. Lo rende perfetto per il loro amore.
Il loro amore fisico è particolare. Reece è molto dominante su di lei. E’ perché lui vuole che lei si lasci andare almeno mentre fanno l’amore?
Io volevo creare un uomo reale e credibile. Sono convinta che la letteratura contemporanea, specialmente quella indie, non comprenda uomini credibili. Solo ridicole fantasie. Non che ci sia nulla di male. Sono consapevole che le donne leggono per fuggire dalla realtà, capisco quindi che abbia senso che tutto sia più realistico quando è non-realistico.  Io semplicemente non scrivo le mie storie realistiche in questo modo. Voglio che i miei personaggi siano delle persone in cui i lettori si possano vedere diventare amici, andare per locali, passare del tempo insieme, andare al mare insieme, passare del tempo ognuno a casa propria e sentirsi a proprio agio tanto da appoggiare i piedi sul tavolino. Volevo anche provare qualcosa di nuovo con Reece- un personaggio che è terribilmente normale ma allo stesso tempo anormale in camera da letto. Penso che molti lettrici non si aspettassero questo suo lato dominante. Penso sia spassoso-pensare che il giochino dom/sub si potesse adattare solo ai romanzi erotici. Um, no. Non sai mai cosa succede dentro alla camera da letto di una coppia che può sembrare ordinaria all’apparenza. E si, volevo che lui usasse questo tipo di approccio per aiutare Bailey a lasciarsi andare-rinunciare al controllo almeno in questa parte della sua vita e essere fiduciosa che la persona che sta amando  non prenderà il sopravvento su di lei.  
“Poppy the dog” è un west highland white terrier ( vi ricordate la pubblicità della Cesar del cibo per cani? ). Ho letto che ne possiedi uno! Qual’è la sua importanza nella storia?
Io volevo dimostrare la progressione della relazione tra Reece e Bailey in un modo che non comprendesse una gravidanza. Ci sono già abbastanza libri dove le eroine rimangono incinte come simbolo di solidità del suo amore per il proprio eroe. Io non volevo arrivare a questo punto, specialmente perché desideravo che solo Erica avesse dei bambini e tutto il contesto che questo rappresenta, e anche perché io credo che molte relazioni amorose ( nella vita vera e nella letteratura ) , che non preveda prima o poi l’aggiunta i figli, non sono viste come “completa”. Certamente io credo che questo non sia vero ed in qui che Poppy entra in scena. Lei rappresenta questo messaggio: “Noi stiamo prendendo questa relazione sul serio. Noi ci prendiamo la responsabilità di un altro essere umano e questo significa che siamo maturi e forti abbastanza per poterlo fare”.
Parliamo un momento dell’incidente della copertina e del fallimento della campagna di marketing di questo romanzo. I lettori si immaginavano che Lovelines fosse una storiellina d’amore ma anche se c’è molto senso dell’umorismo, certe scene sono troppo forti per essere considerato un semplice libro rosa, le hai definite: scene di disagio adulte. Così hai cambiato la copertina e la sua descrizione in modo da preparare meglio i lettori. Dopodiché hai annullato i tuoi piani di farne una serie e lasciare che Lovelines fosse un stand-alone. Hai perfino eliminato l’epilogo che faceva parte nella prima versione ( peccato, ero molto incuriosita dalla storia di Taylor ).
Sei soddisfatta di questi cambiamenti? Cosa hai imparato da tutto questo?
Io non sono mai soddisfatta quando un libro non ha il successo che spero, ma credo che i cambiamenti fossero necessari, ed è nella natura degli affari di andare avanti con il prossimo progetto che ha più possibilità di successo. Cancellare la serie non è stata una scelta dolorosa perché, da un punto di vista economico, ho realizzato che le percentuali di profitto non erano molto alte. Ho imparato da questa esperienza che preferisco scrivere romanzi indipendenti che serie. L’unico progetto in futuro che prevede una serie sarà “Ireland trilogy”, e questo perché tutta la storia non ci stava in un libro solo ( come la serie Too Good ). Non ho intenzione di pubblicare il primo libro fino a quando l’intera storia sarà scritta-tutti e tre i tomi. Per quanto riguarda la storia di Taylor, ho intenzione di scriverla e la pubblicherò come standalone. E’ un progetto con scadenza prossima? No. Il mio piatto è pieno di un’altra storia di disagio adolescienziale e la mia Ireland trilogy.
Dopo questo passo falso, sei diventata più consapevole del tuo stile e consideri te stessa una taboo writer. E’ corretto? Cosa significa esattamente?   
Beh, diciamo che questo mondo fatto da libri e scrittori mi vede come una autrice di storie taboo. Io vedo me stessa come scrittrice. Una volta che sei marcata come un “qualcosa” ( con intenzione o no ) è difficile cambiare strada. Questo non significa che non mi diverta scrivere di storie problematiche ma non permetterò che la mia carriera venga definita in questo modo, almeno ai miei occhi. Se questo significa che ogni libro che scrivo al di fuori della tematica controversa non avrà molto successo, dovrò solo gestire la cosa. Ma ho anche degli straordinari fans che leggeranno qualsiasi cosa io scriva. Loro si fidano del mio giudizio e non gli darei mai una storia in cui non credo.
Classica domanda finale: piani futuri?


"Le mie Summertime Girls ( gruppo chiuso di Facebook di fan affezionate di questa autrice ) sono le sole a conoscere qualche dettaglio della prossima uscita del mio nuovo libro. Io credo sia il più saggio percorso da seguire che mi concede più tempo da dedicare alla mia storia, come merita. Dirò comunque che ci saranno elementi oscuri e molta angoscia. Data di pubblicazione? sfortunatamente, non ne ho idea."
Grazie ancora per aver trascorso il tuo tempo libero insieme a me, spero ti sia divertita! io moltissimo :-)
Mi sono molto divertita oggi! Sono onorata che tu abbia scelto me. Grazie mille e spero che i tuoi lettori diano una possibilità ad uno dei miei libri!


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