mercoledì 29 marzo 2017

LA PROMESSA DEL LEONE di Chiara Cilli.

Jamila, Daren e Kenan sono leoni mutaforma di dodici anni che vivono con le loro famiglie nel cratere del Ngorongoro, in Tanzania. Sono grandissimi amici, sempre pronti a vivere mille avventure, ma mentre il simpatico Daren è follemente innamorato di Jamila, lei non ha occhi che per il tenebroso Kenan. Quando un convoglio di bracconieri giunge dall’America, però, tutto cambia…
Sono passati nove anni da quella terribile notte.
Daren, divenuto un giovane forte e minaccioso, è più che determinato a mantenere la promessa fatta a Jamila. Quello che non sa è che ora lei nutre un sentimento così profondo per lui da trascinarli entrambi in un vortice d’intense emozioni, al quale non possono sfuggire. Ma quando Kenan torna in Tanzania, amore e passione si mescolano a sangue, dolore e ambizione.
E lo scontro sarà inevitabile…
“La leggenda narra di un antico Smeraldo, custodito nella Rupe del  Destino, capace di mutare l’anima di un uomo nell’indole selvaggia e maestosa del leone.”

Fin dall’inizio del libro veniamo catapultati in un mondo magico, quello dei mutaforma…

Come ogni mattina all’alba, tre leoncini si rincorrono per arrivare sulle sponde del Lago Eyasi, e ad un tratto si trasformano in giovani ragazzi: Jamila, Kenan e Daren, facenti parte dello stesso branco che risiede nella vasta piana del Ngorongoro, in Tanzania. 
L’intero branco gode del potere donato dallo Smeraldo, un potere che deve rimanere segreto agli occhi degli umani.  Si ritrovano quindi a vivere in forma umana di giorno e la notte a trasformarsi in leoni.







Jamila era bellissima, magra e con lunghi capelli dorati,
invidiava la libertà che i suoi amici avevano,
ma sapeva che essere la figlia del capobranco significava avere delle responsabilità e tutti si aspettavano il massimo da lei.


























Kenan oltre ad avere un corpo muscoloso, anche se giovane, dimostrava di avere già carattere, e molti avevano capito che sarebbe stato uno dei leoni più forti del branco.















Daren invece era buono, aveva un viso pieno che trasmetteva

felicità e voglia di vivere.

Si vedeva che era libero da ogni pensiero.












Tra di loro c’è un’amicizia profonda ma questo non ha evitato il nascere di un’attrazione.
Infatti, fin da subito possiamo vedere come  Daren cerchi di proteggere Jamila, ce cerca di fare breccia nel carattere duro di Kenan, che alla fine riconosce di avere un debole per Jamila. In un modo o nell’altro però, riescono ad accantonare le gelosie e vivere insieme nel migliore dei modi senza problemi.
Problemi che un giorno si presentano quando i tre incontrano un ragazzo, Will.
I quattro fanno subito amicizia, ma Kenan, Jamila e Daren non sanno che Will è il figlio di Mark Shelby, capo del gruppo di  bracconieri arrivati da pochi giorni sul luogo, per catturare cuccioli di leone, destinati ad uno zoo. Sarà proprio suo figlio a rivelargli il segreto del branco e dopo aver studiato un piano, Mark riesce a portare via con sé uno dei cuccioli, Kenan.
Trascorrono nove anni, anni in cui il branco non si è dato per vinto e ha continuato a cercare Kenan. Daren continua a mantenere la promessa fatta a Jamila, un giorno le avrebbe riportato Kenan, così partecipa alle lunghe spedizioni  organizzate dal branco. Tra un viaggio e l’altro Jamila inizia a sentire la mancanza di Daren, è così che capisce per chi batte il suo cuore.

“Lui si rizzò e la tirò su di peso, stringendola a sé mentre i raggi li accarezzavano dolcemente.      Le prese la mano e se la premette sul petto.  
“La tua mano sul mio cuore.”  
“Sempre” bisbigliò lei.”


Ma proprio quando tutto sembra aver trovato un equilibrio, ecco il ritorno di Mark e del suo gruppo,  e questa volta porta con sè anche Kenan.
Jamila e Daren troveranno un nuovo Kenan, pronto a tutto pur di arrivare ad avere il potere. Da qui in poi è un susseguirsi di scontri, verità rivelate, colpi di scena e battaglie inaspettate.

Come se fossero stati in grado di leggersi nel pensiero,
i due ragazzi si trasformarono in famelici leoni. 
E il mondo iniziò a tremare.

A rafforzare l’intera storia ci sono altri personaggi appartenenti al branco, prevale la figura di Rashid, il capobranco, pronto a tutto pur di proteggere i cuccioli e le donne del suo branco. Ho apprezzato molto anche Zena, mamma di Jamila, senza il suo sangue freddo in più di un’occasione ci sarebbero stati molti feriti.
Oltre i legami tra i protagonisti, ad emergere sono i valori della FAMIGLIA, del RISPETTO e della LEALTA’.  
“Il destino può fare molte cose. 
Può unire le persone, o separarle. 
Anche per sempre.
Può unire e far soffrire in modo tremendo.
Può far sbilanciare un guerriero proprio nel momento cruciale,
e decretare per primo la sua sconfitta.
Può decidere l’esito di una battaglia, 
spostando semplicemente la direzione del vento. 
Può togliere la vita alla persona che si ama.”

La storia termina con un finale giusto, vista la piega che prendono gli eventi, ma che personalmente ho amato e odiato allo stesso tempo. L’intero libro, scritto in terza persona, risulta molto scorrevole e salta all’occhio una particolare cura per i dettagli, che dà maggiore importanza ai personaggi e ai luoghi descritti.
Negli ultimi anni Chiara ci ha abituate ad una scrittura forte e d’impatto, per chi ha già letto altri suoi libri, qui noterete uno stile di scrittura diverso, con un linguaggio e dialoghi più semplici. A dare ancora più valore alla storia è sicuramente la trama: originale, avvincente e mai banale.


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