lunedì 27 febbraio 2017

L'UOMO GIUSTO AL NUMERO SBAGLIATO di Elle Casey


Quando riceve un SMS anonimo che le chiede di raggiungerla in un bar malfamato nel centro di New Orleans, convinta che il mittente sia sua sorella e pensando che abbia perso la ragione, May Wexler decide di andare in suo soccorso. Perché Jenny dovrebbe trovarsi in un locale per motociclisti? E infatti Jenny non è in quel bar con i suoi bambini, e l’unica a finire nei guai è proprio May. Con le sue espadrillas rosa e l’amato Chihuahua nella borsetta, in quel postaccio salta all’occhio come un’insegna al neon. E quando qualcuno inizia a sparare, non ha altra scelta che seguire il massiccio uomo barbuto che sembra l’unico disposto ad aiutarla. May si ritrova così alla Bourbon Street Boys, l’agenzia di sicurezza privata gestita dal muscoloso Ozzie, che non solo le offre protezione (e anche un lavoro), ma senza barba si rivela un’eccitante distrazione. Presto May si renderà conto che il malvivente armato che la sta cercando non è il suo unico problema.

Un numero di telefono sbagliato l’ha messa in questo pasticcio… potrebbe averla condotta anche dall’uomo giusto?
Non sapete la gioia che ho provato quando ho visto che finalmente anche Elle Casey, una scrittrice che ho amato molto in lingua originale, veniva pubblicata in Italia. Ho letto molto di suo, ma questa serie era rimasta nella mia "to read list", quindi non poteva capitarmi lettura migliore.


Passiamo all'analisi della trama.
Una sera come tante, May riceve sul cellulare un messaggio  piuttosto ambiguo e bizzarro da parte di sua sorella, che le chiede di raggiungerla da Frankie's, un bar di motociclisti situato in una zona pericolosa di New Orleans. Sua sorella è mamma di tre piccoli bambini, il fatto che si trovasse in quel postaccio era decisamente sospetto; così non perde tempo: espadrillas rosa ai piedi e Felix nella borsetta, il suo amato Chihuahua, e parte in suo soccorso.
Quando entra in quel locale, l'unica cosa che nota è una montagna d'uomo con un'orribile barba ad incorniciargli il viso; dopodiché è un susseguirsi di avvenimenti, sparatorie, inseguimenti e salvataggi in extremis che la porteranno a conoscere l'agenzia di sicurezza  Bourbon Street Boys, e tutti i suoi componenti.


"Presumo di essere incappata in una qualche operazione di polizia o qualche operazione sotto copertura, e chiunque stesse sparando presumo abbia pensato che valesse la pensa inseguirmi."

La Bourbon Street Boys Agency è una società di sicurezza che lavora per conto della polizia ed è fornita della migliore tecnologia sul mercato; il gruppo è formato da cinque persone, quattro uomini e una donna, tutti molto affiatati e professionali. In questa particolare occasione, offre supporto e copertura alla povera May, presa di mira per sbaglio da uno spacciatore che in realtà stava tenendo sotto tiro Ozzie, il motociclista barbuto nonché il capo dell'intera agenzia, il quale stava cercando di infiltrarsi nella gang del locale incriminato. 

Dopo qualche chiacchiera, si scopre che la giovane donna è una fotografa di matrimoni e, caso vuole che al gruppo manchi proprio qualcuno che si occupi di produrre materiale fotografico durante gli appostamenti. Se due più due fa quattro, May viene assunta in prova nella BSB, dove viene iniziata alla loro routine di allenamenti, terminologie e attrezzature tecniche utilizzate nelle missioni.

Mentre la nuova recluta cerca di imparare il nuovo mestiere e stare al passo con gli allenamenti, l'Agenzia cerca di comprendere chi vuole farle del male, e una particolare intesa si forma tra lei e Ozzie.
Per motivi di sicurezza si ritrovano a dormire più volte sotto lo stesso tetto e...dopo una partita a carte e un film alla televisione...ci scappa quello che ci deve scappare!!

"C'è altro di cui hai bisogno?" Si, Ozzie, penso tra me e me, ho bisogno di qualcosa. Qualcosa che non faccio da molto molto tempo. Sesso, un sacco di sesso.

Potrà esserci un futuro per loro o si tratta solo di una scappatella sul luogo di lavoro senza significato?


"Vuoi dire che sei felice che io abbia sbagliato numero.""Si. Numero sbagliato, uomo giusto."Sorrido. "Sei un bravo capo."Lui emette un grugnito...

Ammetto che ero sicurissima di leggere un OTTIMO romanzo, non un BUONO ma OTTIMO. Purtroppo, c'è molto di cui essere delusi: la trama è confusa e lacunosa, la sfera passionale frettolosa e deludente. Si salva solo lo stile ironico e incalzante tipico della scrittrice che ho conosciuto in lingua originale. 

Il rapporto tra May e Ozzie aveva delle premesse a dir poco perfette. Lui così muscoloso e serio con un cuore da orsacchiotto dei cioccolatini, con capacità amatorie fuori dal comune, che si innamora di lei, una fotografa di matrimoni annoiata, goffa e impacciata ma coraggiosa a tal punto da entrare a far parte di un'agenzia di sicurezza, e dichiarare al suo datore di lavoro da neppure un giorno di volerci andare a letto. Mi aspettavo fuochi d'artificio e sessioni passionali degne dei migliori personaggi Alpha del panorama romance, e invece solo tante schermaglie e un'attesa infinita prima di andare...come si dice...al sodo!!! 

A questo punto la domanda che il lettore medio dovrebbe pormi è: Fidi,  rileggeresti questo libro?
La mia risposta onesta sarebbe no, ma...continuerei a leggere il resto della serie perché conosco le potenzialità di questa autrice, assolutamente meritevole di una seconda possibilità.
Sono curiosa di conoscere le vostre opinioni, scrivetemi per un confronto di pareri.



1 commento:

  1. Carina la recensione, mi ispirava questo romanzo, ma credo darò priorità ad altro!
    Annalisa

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