giovedì 3 maggio 2018

SFUMATURE DELL'ALBA di Damiano Darko


Cosa succede quando si è costretti a vivere indossando una maschera nera che cela il proprio volto? Argenta Drogo lo sa bene. Sotto quella maschera si nasconde un universo di emozioni, che si scontreranno con il suo passato tenebroso, e un possibile radioso futuro. La notorietà lo porterà lontano da se stesso e dai suoi amici. L’amore lo reclamerà, tra nuove e antiche fiamme che torneranno alla ribalta in struggenti passioni. Nuovi omicidi sconvolgeranno la piccola comunità, quattro losche figure allungheranno le loro ombre sulla città seminando panico e terrore. Questa volta Drogo dovrà affrontare i suoi demoni interiori, vividi come la loro sinfonia di morte che ci accompagnerà in questa storia moderna, perché un macabro concerto sta per iniziare. Amore e morte, amicizia e indifferenza, bene e male si scontreranno in questo dark romance dove la notte si dissolverà lasciando spazio all'approssimarsi dell’alba.

Argenta Drogo è tornato con una nuova avventura e tante novità. Vi ricordate il giornalista con la maschera? Bene, eccolo di nuovo e, devo dire, meno male perché è davvero un personaggio intrigante e le sue storie sono avvincenti. Nel romanzo precedente lo abbiamo visto dare una mano al commissario Leone in un delicato caso di omicidio. Il fiuto formidabile e l’attenzione dei particolari sono stati determinanti per la cattura del serial killer. Il fatto che l’omicida fosse un personaggio famoso ha suscitato un vasto clamore mediatico che ha portato il nostro Drogo, suo malgrado, a rivestire il ruolo dell’eroe cittadino nel giro di poco tempo.

In realtà non capivo cosa intendessero dire per “costume”, visto che vestivo normalmente come tutte le persone normali, con l’unica differenza che indossavo sempre una maschera nera per coprire le cicatrici presenti sul mio volto, regalo di un vecchio incidente d’auto. Quello che un tempo era stato un segreto, ora era divenuto di dominio pubblico e tutti mi facevano mille domande.


Il cambio di opinione è reciproco, anche Drogo infatti è bendisposto a interagire con gli altri e la sua apertura nei confronti di Monica lo aiuterà nel processo. La solarità della ragazza, infatti, si scontra con la tenebra che avvolge la vita di Drogo, sconfiggendola. La freschezza e il fascino ribelle diventano dei toccasana importanti (potremmo definirli pennellate di colore) che ravvivano la sua vita scura. Pian piano il nero della morte che fino a quel momento ha accompagnato la sua esistenza perde d’intensità a favore della luce calda del sentimento. Drogo aveva perso molto in seguito all’incidente: la donna che amava, il lavoro e il suo futuro. Nascosto dietro una maschera nera è tornato in pista reinventandosi nel quotidiano. Adesso Drogo è motivato, pronto ad abbracciare quello che la vita gli offre. Monica è la persona giusta.

I suoi occhiali erano paragonabili alla mia maschera: nascondevano una piccola fetta della sua anima e dei suoi sentimenti verso il mondo e il prossimo.


È lei la donna della svolta, colei che gli rimane accanto e lo accetta senza riserve. Monica rappresenta la brezza mattutina, il chiaro richiamo della vita e non è un caso che tutto ciò che la riguarda sia pieno di positività.

Ricordavo spesso le poche volte che uscii con lei, soprattutto quella sera che avevamo passeggiato lungo il fiume e ci eravamo baciati.
Le sue morbide labbra avevano lasciato solo sale sulle mie, e non c’era fonte che potesse dissetarmi, perché io avevo sete solo di lei.

Tra le pagine del romanzo si respira un’atmosfera più leggera mai trovata in precedenza: le immagini descritte offrono un quadro più amplio e profondo del protagonista mettendo in primo piano le sensazioni degli incubi e delle paure e dei nuovi delitti. La luce non si affievolisce neanche quando il passato torna ad affacciarsi con le sue pericolose sirene, rese ancora più affascinanti dal contrasto dei colori che le caratterizzano. 

… ma poi ho aperto gli occhi e le sfumature della notte si sono dissolte tra i raggi del sole. Gli stessi raggi che vedono la nascita di questa nuova alba, dove io sarò al tuo fianco senza tradire più la tua fiducia»[…] «Come ti senti?» mi chiese Max, mentre mi ammiravo nello specchio da trucco che mi aveva offerto Naomi.
«Magnificamente!»
Ma era una menzogna…


Agli occhi del lettore la vulnerabilità di Drogo costituisce la forza del personaggio e l’empatia che suscita la sua fragilità interiore supera di gran lunga la delusione dettata dalle sue scelte. Drogo è un uomo, non un supereroe, mettiamocelo in testa, non possiede poteri particolari. Ciò che lo rende invincibile è la consapevolezza che anche uno come lui ha diritto a un riscatto.

… ma poi ho aperto gli occhi e le sfumature della notte si sono dissolte tra i raggi del sole. Gli stessi raggi che vedono la nascita di questa nuova alba, dove io sarò al tuo fianco senza tradire più la tua fiducia»
Consigliato!


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