giovedì 2 novembre 2017

POSSESSION ROVINA di Valentina C. Brin



Londra, 1687. Sono trascorsi sei anni da quando Charles Rochester, duca di Norfolk, ha ucciso. I suoi peccati sono stati sepolti e adesso ha tutto ciò che ha sempre desiderato: una posizione di prestigio a corte, un’amante bella e manipolabile e, soprattutto, l’amore incondizionato di Dorian, il servo che gli ha rubato il cuore. Ma quando la ruota del destino comincia a girare, il mondo perfetto di Charles inizia a sgretolarsi. Un nuovo nemico ha giurato di distruggerlo ed è deciso a colpirlo sfruttando la sua debolezza più grande: i sentimenti che nutre per Dorian.
Adesso l’uomo che ama è anche colui che potrebbe rovinarlo e, se non starà attento, i segreti che ha protetto per tutti questi anni potrebbero venire a galla.
È arrivato il momento di decidere cosa conta di più: l’amore o il potere.
Non si può mentire per sempre.
Il sangue versato ha un prezzo.
Ed è ora di pagarlo.
Lo scopo di Charles Rochester, il duca di Norfolk, è sempre stato quello di ottenere fama e gloria e di portare in alto il nome della famiglia e adesso che è a un passo dal raggiunge la meta tanto ambita, non può fallire. La brama lo ha portato, in passato, a commettere atti nefandi e riprovevoli per odio o semplicemente per paura. Nel corso degli anni è stato bravo a nascondere le prove delle sue colpe allontanando provvidenzialmente le persone che avrebbero potuto osteggiarlo nella scalata al successo. Ha sofferto, combattuto, minacciato, odiato e ucciso perfino. Si è circondato di personaggi importanti, li ha manipolati senza vergogna, tenendo sempre presente l’obiettivo finale. Il premio è consistente e la partita è ancora molto delicata e tutta da giocare, manca l’ultimo tassello, quello che assicura la vittoria. Charles sa come ottenerla, ha studiato un piano diabolico per riuscirci. Grazie a Landon Stuart, il suo più caro e unico amico, si trasferisce a Londra alla corte di Giacomo II e lo fa portandosi dietro il suo valletto e l'amante Dorian.  

«Landon Stuart è entrato a far parte del Consiglio Privato del re come Gran Tesoriere e vuole che io diventi il suo consigliere. È l’occasione che sto aspettando da sempre...»


Vivere a palazzo dovrebbe rappresentare il massimo, ma per Charles non è ancora sufficiente. Il duca vuole avvicinarsi il più possibile al re ed esaudire così il sogno di una vita. Mosso da un’ambizione smisurata e dal suo fascino prorompente, individuata la preda, si gettai a capofitto in un’avventura sentimentale delicata e vincente, al contempo.

Chi è?», domandò indicandola con un cenno della testa. Landon sogghignò.
«Diavolo che non sei altro, sei a caccia da un minuto e hai puntato subito la cerva! Quella», cominciò, indicando a sua volta l’ape regina, «è Lady Margaret Stuart, vedova del duca di Pembroke e cugina del re. Il marito è deceduto un anno fa dopo una caduta da cavallo.»

Charles strinse le palpebre. Cugina del re. Se aveva perso il marito da un anno, significava che il periodo di lutto era già terminato e poteva risposarsi.
La faccenda era estremamente interessante.

La strada, a questo punto, sembra in discesa: il duca ha tutto quello di cui ha bisogno e non c’è niente che gli possa impedire di rendere finalmente reale il suo sogno.
Ma proprio quando comincia ad assaporare il gusto dolce e inebriante del trionfo, accade l’imponderabile e Charles, suo malgrado, si ritrova a combattere contro i demoni del passato.


ROVINA è un romanzo di qualità, ben strutturato e ben scritto. I protagonisti sono perfetti e danno vita a una storia intrigante, di quelle difficili da dimenticare che potremmo dividere in due parti, la prima luminosa, la seconda decisamente più oscura. L’inizio è promettente: Charles è ormai maturo, più calmo, e non ha niente in comune con il giovane impetuoso che abbiamo conosciuto in POSSESSION ASCESA. Anche il rapporto con Dorian è cresciuto: la loro relazione è diventata più profonda e la morbosità iniziale ha lasciato il posto a un sentimento vero e intenso che entrambi i protagonisti hanno voglia di vivere appieno, malgrado le difficoltà oggettive. D’altro canto però, Charles mantiene le apparenze passando da un letto a un altro e collezionando una serie di cuori infranti delle più belle donne della corte. Dorian, a sua volta, pur comprendendo la situazione, fatica ad accettare il suo comportamento sfrontato. L’amore profondo lo porta a nutrire un’insana gelosia, difficile da nascondere.


«Ho motivo di temere la presenza di Lady Helena?», gli chiese di nuovo quando Charles si tirò indietro. Avrebbe desiderato porre un marchio sulle sue labbra come il duca aveva fatto con lui, ma l’impronta di un servo valeva quanto la parola di un bugiardo.
«Come un orso ha motivo di temere un coniglio.»
«Le persone in lei vedono tutt’altro che un coniglio, te compreso», gli fece notare, e più s’intestardiva su quella strada, più la gelosia ricominciava a solleticarlo. «E penseranno a un ballo innocente stasera, quando ti vedranno danzare con lei, senza sapere che si sbaglieranno, perché non importa dove o quando, ma lei si concederà a te come fa sempre, e tu non la rifiuterai nemmeno questa volta.»
Charles non ribatté. In quel silenzio Dorian trovò la conferma alle proprie parole: quella notte il suo uomo sarebbe finito di nuovo tra le braccia di una donna bellissima, una donna che avrebbe potuto diventare sua moglie e la madre dei suoi figli.
Una donna che avrebbe potuto togliere a lui tutto ciò che di importante aveva in questa vita.

La vita di corte e il desiderio di Charles lo mettono a dura prova, Dorian ha la costante necessità di avere delle conferme, non si accontenta più delle parole o dei momenti di sesso bollente rubati tra una battuta di caccia e un pranzo di gala. Lui chiede di più, una prova d’amore inconfutabile, un momento speciale solo per loro, lontano dai titoli e dalle convenzioni.

«Cosa posso fare per rassicurarti?»
«Dammi qualcosa che sia solo nostro», gli rispose in un dolce sussurro. «Uno spazio in cui non esistano né il duca di Norfolk, né il suo valletto, ma soltanto Charles e Dorian.»


Charles non può prescindere da Dorian, ha bisogno di lui, il suo amore rappresenta il faro contro l’oscurità che da sempre attanaglia la sua anima. Se lo perdesse, l’orrore del passato tornerebbe a galla e lo risucchierebbe nelle spire del suo inferno personale, riportandolo indietro nel tempo. Quando il pericolo si materializza, il dramma si delinea in tutta la sua violenza: l’amore è distrutto così come la fiducia che le parole non riescono più a ricomporre. Le scene, così come le emozioni, assumono connotazioni più fosche e scure e danno vita alla seconda fase del romanzo, quella più simile al primo libro della duologia Qui il ritmo della storia aumenta, la calma lascia il posto all’inquietudine, le azioni diventano convulse man mano che ci si avvicina alla fine. La trama si arricchisce di emozionanti colpi di scena alla luce dei quali diventa davvero impossibile immaginare il solito l’epilogo. L’autrice, però, non delude le aspettative e ci regala un finale degno, da applausi, non c’è che dire, l’unico possibile. 
Peccato non poter dare più di cinque stelline, perché la storia ne merita molte di più.
Consigliatissimo!


1 commento:

  1. Grazie infinite a Queen Anne per queste bellissime parole: sono onorata che Rovina ti sia piaciuto. Scriverlo è stato una sfida e leggere questa recensione ripaga di tutti gli sforzi. Grazie, mille volte grazie! E naturalmente grazie anche a tutto lo Cosmo-staff per avermi aperto ancora una volta le porte del blog. Siete fantastiche.
    Un abbraccio,

    Valentina C. Brin

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