venerdì 10 novembre 2017

CHILLS di Mary Sangiovanni





True Detective incontra H.P. Lovecraft in questo romanzo dell’acclamata autrice Mary Sangiovanni.

Tutto comincia con una brutale nevicata a maggio. L’area più colpita è la cittadina rurale di Colby, nel Connecticut. Le scuole e le attività sono chiuse, la rete elettrica è fuori uso, e il detective Jack Glazier trova un cadavere nella neve. Sembra essere la vittima di un bizzarro omicidio rituale. Non sarà l’ultima. Mentre la neve si accumula, così si accumulano i sacrifici. Tagliato fuori dal resto del mondo, Glazier si allea con una specialista dell’occulto per scovare la società segreta che si nasconde tra loro.
Gli dei che adorano sono inimmaginabili. I poteri che evocano sono inarrestabili. E le cose che faranno alla brava gente di Colby sono profondamente, orribilmente innominabili…

Molti erano ancora beatamente ignari del corpo trovato appeso all’albero di Edison Park, ma lo avvertivano, nel modo più vago e celato. Sentivano il freddo che provava a strappare la pelle dalle ossa e sentivano anche qualche altra cosa: una sorta di disperata solitudine che cercava di strappare la tranquillità dalle anime. […] C’era qualcosa di diverso di un tardo inverno nell’aria, e se si soffermavano troppo a pensarci rabbrividivano. […] la gente di Colby sapeva che qualcosa stava arrivando insieme alla neve.

Mentre un’anomala bufera di neve - in pieno Giugno – colpisce la città di Colby, isolandola dal resto dello Stato, contemporaneamente un’unità di detective esamina i resti di un cadavere, marchiato con bizzarri e astrusi simboli, morto per delle profonde ferite, non esattamente identificabili, che darà il via ad un rituale blasfemo e mortale che comprometterà le vite degli abitanti di questa ridente cittadina.
Affianca gli agenti - allo scopo di scovare i responsabili dell’accaduto - Kathy, specialista dell’occulto, che ad una prima e attenta valutazione riesce ad accertare il coinvolgimento della setta della “Mano delle Stelle Nere”, ma i membri di questa loggia di fanatici sanno bene come essere irreperibili e non renderanno di certo le cose facili alla polizia. Stanno giocando con forze molto più grandi e potenti di loro rendendo veri e propri agnelli sacrificali gli ignari cittadini da immolare alle entità capricciose e mefistofeliche che hanno invocato e che semineranno una lunga e vermiglia scia di terrore, sangue e distruzione.

Un horror cosmico d’ispirazione ampiamente “lovecraftiana”, le descrizioni dei vari attacchi da parte dei "mostri di neve" e del rinvenimento delle numerose vittime risultano ben esposti, riescono a trasmettere dei brividi di paura ma senza sfociare nello splatter. La Sangiovanni ha uno stile di scrittura fresco, accattivante e piacevole, ma non irreprensibile … Ad esempio, sono molti i riferimenti a queste mostruose creature che mietono non poche vittime, sconvolgendo la tranquillità di questa cittadina del Connecticut, ma che non sono state approfondite adeguatamente.

[...] somigliava vagamente a una rana pescatrice, con gli occhi spalancati, ricoperta di scaglie. Aveva denti serrati ricoperti da labbra carnose e opache. Era grande come un mastino, con braccia e gambe allampanate, e mani e piedi a tre dita, dotate di artigli. 

Unico vero neo sono i personaggi, non spiccano particolarmente, la loro personalità risulta scialba e il vederli muovere in questo contesto inconsueto non è coinvolgente come davvero ci si aspetterebbe che sia, ad esempio i POV di Jack li ho trovati anonimi e piatti; in generale le figure maschili presenti nel romanzo non brillano particolarmente e danno l'impressione di essere un tantino stereotipate. Quella che, invece, riesce ad emergere in maniera nettamente migliore è Kathy, la consulente dell’occulto, che dimostra di avere un’indole più definita e ricca di sfaccettature: orgogliosa e determinata ma, allo stesso tempo, profondamente vulnerabile. Ama il suo lavoro e lo svolge nel migliore dei modi, surclassando i pregiudizi sulla donna-poliziotto e dimostrando grandi capacità e conoscenze del mondo invisibile. Nel complesso si tratta di una lettura orrifica ben impostata e dal ritmo sostenuto; consigliata a chi cerca qualcosa di diverso, scorrevole e che trasmetta un po’ di sano terrore.

Si domandò se la razza umana fosse davvero sola. Dopotutto [...] dov’era il Dio che, come gli avevano insegnato da bambino, sarebbe sempre stato lì per proteggere e salvare? Sembrava che non volesse avere niente a che fare con Colby, Connecticut, al momento.




Mary Sangiovanni è l’autrice della trilogia The Hollower (il cui primo volume è stato nominato per il Bram Stoker Award), e dei romanzi Thrall, Chaos, Chills e l’imminente Savage Woods. Nell’ultimo decennio i suoi racconti sono apparsi in periodici e antologie. Ha un master in Writing Popular Fiction della Seton Hill University di Pittsburgh ed è al momento membro della Authors Guild, della International Thriller Writers e della Penn Writers ed è stata in precedenza membro attivo della Horror Writers Association.



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