mercoledì 19 luglio 2017

LA RAGAZZA DELLE CILIEGIE di Laura Madeleine


Inghilterra, 1919. La guerra è finita da poco, ma la sua fine non sembra aver portato la pace nel cuore della giovane Emeline Vane. In quell'anno, infatti, Emeline, diciannove anni e volontà di ferro, scompare, lasciandosi dietro il fratellino per cui pure provava un amore sconfinato. Cinquant'anni dopo, Bill Perch è un giovane avvocato a cui viene chiesto di provare legalmente la morte della signora Emeline Vane, unico modo perché i suoi due nipoti possano finalmente ereditare la tenuta nel Norfolk appartenuta alla zia. È così che Bill parte per Hallerton; lì, si ritrova tra le mani le pagine sottili e consunte di un vecchio diario, quello che la ragazza aveva scritto prima della sua scomparsa. Una storia che spezza il cuore, tanto che il giovane avvocato decide di scoprire tutta la verità sulla vita di Emeline, invece di limitarsi a cercare prove della sua morte. La sua ricerca lo condurrà al sud, nella Francia meridionale, in un incantevole paesino dei Pirenei, Cerbère. Scoprirà che lì, nel posto dove crescono le ciliegie, Emeline aveva ritrovato la voglia di assaggiare la vita e viverla fino in fondo...
Siamo nel 1969 e il giovane avvocato Bill si trova di fronte al suo primo caso “ufficiale”, scoprire cos’è successo alla giovane Emeline Vane.

Emeline è la protagonista di questo romanzo, una ragazza tenace che già nel 1919 non accettava le regole sociali che il suo status le imponeva, ma quando la fine della guerra le sconvolge la vita decide di abbandonare il fratellino che ama alla follia per scomparire nel nulla.


“Un treno da Londra prima dell’alba. Un traghetto, ma non serbavo ricordi della traversata.”

Dopo 50 anni i nipoti chiedono l’aiuto dell’avvocato Hillbrand, e del suo giovane assistente Bill, per dimostrare il decesso della zia, allo scopo di ereditare la proprietà Hallerton.
Bill cercherà di ricostruire la storia della giovane, ma la scoperta di un vecchio diario lo spingerà a voler scoprire cosa è realmente successo nel lontano 1919, andando contro anche agli interessi dello studio.
Il libro salta dal 1919 al ’69, il costante altalenarsi fa arrancare l’inizio della storia, ma superati i capitoli iniziali il romanzo riesce a catturare l’attenzione del lettore.
I personaggi secondari che Emeline incontrerà riusciranno a creare un’ atmosfera magica, sospesa nel tempo dal sapore semplice e unico, ove i ritmi delle stagioni sono accompagnati dalle tradizioni popolari. 
La natura e i suoi frutti saranno co-protagonisti indiscussi di questo romanzo.


 “I nostri sguardi si sono incontrati e ci siamo scambiati un sorriso in penombra.”

Tanto l’autrice è riuscita a creare una storia avvincente nel 1919, quanto gli avvenimenti del 1969 risultano avere un ruolo secondario e superficiale, rendendo il viaggio del giovane avvocato Bill insipido, come i personaggi che lo affiancano in questa avventura.
La ragazza delle ciliegie è un romanzo auto conclusivo, che racconta una storia originale e ben articolata.

Il grande lavoro di ricerca che Madeleine ha fatto verso le tradizioni, le ricette e la cultura del tempo hanno reso questa storia ricca di particolari, diventando l’elemento distintivo che caratterizza questo libro.



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