venerdì 5 maggio 2017

LOVE FOR LOVE di Claire Contreras


C’è stato un tempo in cui Jensen e Mia erano inseparabili. Poi le cose sono cambiate. Jensen sa che è colpa sua, sa di aver perso Mia. No, non l’ha persa. In realtà l’ha gettata via. Lei era la sua migliore amica, la sua musa ispiratrice, l’unica che credesse in lui. Sa di averle spezzato il cuore, ma all’epoca pensava di non avere altra scelta. Ora, a distanza di anni, lui e Mia si sono ritrovati a lavorare insieme e averla davanti ogni giorno gli ricorda il motivo per cui ha perso la testa per lei. Questa volta, però, Jensen non commetterà errori: ha intenzione di fare tutto quello che è in suo potere per non lasciarla andare.


Secondo volume della Hearts series, dopo la storia di Estelle e Oliver, in Life is love, ed il primo assaggio di Mia e Jensen in Love is Forever, ecco la storia che tutte ci aspettavamo.
E' difficile per me trovare le parole giuste per iniziare questa recensione, per provare non solo a farvi mettere nei miei panni, quelli di lettrice, ma anche nei panni di Mia e Jensen.
Perché statene certi, arriverete ad un punto in cui non capirete dove finite voi, e dove inizieranno loro.

«Le vere storie d’amore non hanno mai una fine»

Queste son le parole che dice Jensen a Mia, riguardo al finale che spetta a certe storie d'amore, sottintendendo che certe cose son destinate a non finire mai, come la loro storia.
Partiamo però dall'inizio, o almeno, da questo inizio.

Mia vive per la fotografia, incarnando il detto che spesso si associa ai pittori: nelle sue opere riesce a catturare l'anima dei soggetti.
A New York vive come fotografa per una rivista, accompagnando le parole di altri con immagini da lei create e quando ciò non le basta, si munisce della sua fotocamera e va in giro per la città, rubando scorci di vite che nessuno penserebbe mai di intrappolare su di un rullino.
La sua vita è fatta di prima e dopo che possono riassumersi con un prima e dopo lui, il suo più grande amore.

La sera del suo compleanno ha messo tante cose in conto, troppe, ma non di incontrarlo nuovamente.
E' iniziato già non nel modo migliore del mondo, quando ha incontrato una ragazzina con un libro firmato Jensen Reynolds, il cui titolo portava il suo nome, Mia va alla spiaggia.
Non importa quanto tempo sia trascorso da quando si sono separati, lui rimarrà sempre una ferita aperta sul suo cuore, il metro di paragone per gli uomini che lo seguiranno, colui cui nei momenti bui vorrebbe avere accanto.
Così, quando il suo compleanno diventa doppio, tutto intorno a lei crolla, perché quel giorno, il 31, non solo son nati lei ed il suo gemello, ma anche Jensen, lo scrittore più in voga del momento, non solo per gli splendidi libri per bambini che crea, ma anche per la rubrica che tiene su di un settimanale.

Potrebbe mai peggiorare? Ebbene sì, dal momento in cui si ritrova la richiesta di accompagnare i suoi servizi fotografici alle interviste di Jensen. Non sulla stessa pagina, badate bene, ma nello stesso luogo, mentre il click della fotocamera scatterà, le parole di Jensen faranno da sottofondo al momento.



       «So benissimo quanti anni sono passati, Padre Tempo». Jensen sorrise, ma si fece subito serio.
       «Non posso non usare il tuo nome», 
mi disse piano.
       «Perché?»
       «Perché gran parte del mio successo lo devo a te». Jensen fece una pausa,
 poi imprecò a denti stretti prima di aggiungere: 
«Perché non ti ho mai lasciata andare»


Passano i giorni e quando la coppia si vede insieme per lavorare, cinque anni di separazione si fanno sentire, soprattutto per la protagonista. Cinque anni di dolore vengono fuori, investendo l'uomo come una valanga in piena. Il problema? Non c'è stato un giorno in cui non abbia sentito la sua mancanza, non c'è stato attimo in cui non si sia risvegliato chiedendosi come fosse stato possibile che tutto andasse in malora.

Ogni persona è artefice del proprio destino e sarà per questo che Jensen combatterà con ogni suo mezzo disponibile.
Benché abbia commesso uno sbaglio (che rifarebbe, dato ciò che ha portato nella sua vita), tutto in lui parla di Mia. Dai tatuaggi che porta addosso, alle opere che compone, alla rubrica per cui scrive.
In amore, non esistono problemi insormontabili, tutto si può superare. L'unico problema? Quanto sei disposto a metterti a nudo e a combattere?


Si dice che ci vogliano ventuno giorni per togliersi un vizio. Ne sono passati circa milleottocentoventisei dall’ultima volta che le ho tenuto la mano, 
e sto ancora aspettando di scrollarmi di dosso le sensazioni rimaste di lei.

       C’è da chiedersi, 
vale la pena provare a togliersi un vizio? 
Talvolta la risposta non è semplice come un sì o un no.
Talvolta siamo costretti a cercare di scrollarci di dosso questo vizio perché la vita è complicata e perseverando finiremmo solo col cuore infranto.
 Anche se siamo stati noi a causare quel dolore, 
non sopportiamo l’idea che l’altra persona sia costretta a riviverlo.


Incontro dopo incontro, Jensen cercherà ogni modo per farle capire quanto insieme possano essere perfetti, forse più di prima. Le lacrime, il dolore, tutto ciò che erano li ha portati a questo momento, questo incontro.
Insieme all'uomo, però, bisogna prendere anche il motivo che li ha separati anni fa, come in una di quelle offerte prendi tre e paghi due.

I telecronisti direbbero palla in centro ed ora, eccomi alla fine di questa recensione:

Quanto sarà disposta Mia a fare in nome dell'amore? Jensen se la porta incisa su di se' in ogni modo, se decidesse di scappare questa volta lui sa che non esiterebbe a rincorrerla, perché per lui non esiste nessun'altra anche se sa che, come in ogni fiaba, esiste un però.
Lui deve pensare prima al bene di un'altra persona, una che è ancora troppo piccola per difendersi e per vedere susseguirsi un ipotetico andare e tornare da parte di Mia, deve essere sicuro che questa volta sarà per sempre, perché non si accontenterebbe di nulla di meno.

«Il vaso è già rotto», sussurrai io.
       «Se è già rotto, di cosa hai paura?»
       «Non so se ho voglia di camminare di nuovo sui vetri infranti».
       Jensen mi prese il viso tra le mani grandi e mi accarezzò lo zigomo col pollice. «Io camminerei sui vetri rotti per venire da te. Attraverserei un oceano, scalerei una montagna, farei qualunque cosa».

Credo di essermi dilungata troppo per quanto concerne questo libro, sperando di avervi fatto venire la stessa voglia di leggerlo che ha assalito me, in un continuo crescendo, incuriosita sempre dagli stralci di Jensen che ci verranno offerti qua e là alla fine di alcuni capitoli. E badate, non come pov, ma in una maniera tutta particolare.

Quello che più ho amato di questo libro? Il titolo originale è Paper Hearts e lasciatevi dire che non sarà una coincidenza.

Claire Contreras con questo libro è riuscita a creare una magia che va crescendo ad ogni giro di pagina, facendomi innamorare follemente di Jensen.


Per leggere la recensione dei capitolo precedenti, cliccare sull'immagine!!



Inizialmente autopubblicata, è entrata nella classifica dei bestseller del «New York Times» e di «USA Today» con la sua serie Hearts, di cui la Newton Compton ha pubblicato, Life Is Love, l’ebook Love Is Forever e Love for Love. Quando non scrive, ha sempre gli occhi tra le pagine di un libro.


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