giovedì 4 maggio 2017

IL MIO VENTO DI PRIMAVERA di Emily Pigozzi


Giorgio considera il suo lavoro di cardiochirurgo non solo la sua missione, ma anche, e soprattutto, la sua salvezza. Quando però viene chiamato in un prestigioso ospedale inglese, è costretto a lasciare controvoglia la sua amata Roma e a trasferirsi a Londra. Alisea, italo inglese, si nasconde nel Moon Bookshop, la libreria che gestisce con la stravagante Miss Imogen nel cuore del quartiere di Paddington. Giorgio e Alisea hanno alle spalle un passato difficile e traumatico con cui fare i conti, ma se lui prova a reagire mordendo la vita e vivendola intensamente, lei ha paura di amare e di lasciarsi andare a emozioni autentiche. Sullo sfondo di una Londra che dal gelo dell’inverno si scioglie nei colori della primavera, due anime speciali si incontrano in una storia fatta di libri, canzoni e di un amore che farà battere il cuore.
Giorgio Poggi è un giovane medico che è riuscito a bruciare le tappe, laureandosi nel giro di poco tempo in medicina, prendendo come specializzazione cardiochirurgia. Un affronto per il padre, famoso chirurgo plastico, molto noto alla Roma perbene. Essere medico non è solo un lavoro, ma una vocazione, una sorta di missione, e Giorgio ha deciso di abbracciare quel credo e di aiutare quanti sono in difficoltà, forse perché sa come ci si sente a stare dall’altra parte. Grazie al suo mentore, Gaetano Delisi, ha l’opportunità di avere un suo team e di poter svolgere il lavoro che più ama, purtroppo lontano dalla sua Italia e dalla sua amata Roma; partire è l’ultima cosa che vorrebbe, ma è una grandissima opportunità e ha seriamente intenzione di sfruttarla. È già tutto pronto per il viaggio, peccato che la cena con i suoi genitori riesca a rovinare anche quelle ultime ore nella città natale; per questo decide di fare una piccola deviazione prima di tornare a casa e fare una sorpresa alla sua fidanzata, Gloria, peccato che sorpreso resta lui quando troverà lei a letto con un altro. Quel viaggio tanto indesiderato ora si presenta come una bellissima via di fuga, un modo per ricominciare, e a nulla serviranno quei messaggi e quelle mail dell’ormai ex ragazza con scritto “Dobbiamo parlare, non è come sembra”. Parole che se le porta via il vento, perché Giorgio era stato chiaro, sincerità, fiducia e nessun tradimento, una delle cose che non ha mai tollerato né tanto meno perdonato.

Di nuovo mi ritrovo a fare i conti con un’altalena di emozioni, come spesso avviene nel mio lavoro. La vita e la morte, fermarsi o andare avanti. Il senso di impotenza, subito dopo l’orgoglio.

Londra, meta di questa sua nuova avventura, lo accoglie con un clima tipicamente invernale, con il suo ormai famoso cielo grigio e quella pioggia mista a neve che sembra prendersi gioco di lui. Il suo primo giorno non è dei più sereni: sbaglia metro e arriva tardi in ospedale, inimicandosi così il suo capo; ora sa che la strada sarà lunga e tortuosa per cercare di guadagnarsi la sua fiducia e per ottenere quel posto di lavoro per cui si è candidato.
Ma le brutte giornate a volte sanno sorprendere e Giorgio, per trovare un po' di quiete da quel gelo
che non vuole dar tregua, si ritrova a entrare alla Moon Library, dove resta colpito dalla stravagante Miss Imogen mentre danza sulle note dei Beatles, eppure quello che lo colpirà veramente sarà la voce lieve di una ragazza, la quale riconosce subito che si tratta di un italiano. Alisea, un nome difficile da pronunciare per gli inglesi, ma che sa di freschezza e di primavera, un nome sfuggente così come la ragazza che lo porta. E solo allora Giorgio tornerà a respirare veramente, sentendosi bisognoso e desideroso di quella boccata di aria fresca che lo ha fatto risvegliare dal torpore nel quale era caduto. Ma Alisea è una ragazza fragile da un passato ancora più difficile e doloroso, e a volte non basta lo scorrere del tempo per lenire ferite che ancora sanguinano. Quanto potrà essere potente la forza del vero amore?

Stavolta è un bacio ardente, ricco, carico di adrenalina. Voglio le sue labbra, il so respiro, voglio entrare dentro di lei, nel suo corpo, nella sua vita. Non ho mai desiderato una donna così tanto, e non ho mai avuto così paura di desiderarla. Tra di noi è tutto strano, tutto sospeso. So solo che sto bene, dannatamente bene. E che questo bacio sotto il cielo di Londra è il più emozionante della mia vita.

Emily Pigozzi torna con una storia fresca e originale, in grado di far sognare noi inguaribili romantiche. È sorprendente come i suoi romanzi siano sempre così diversi gli uni dagli altri, con una nuova storia da raccontare, nuovi personaggi e un nuovo insegnamento alla fine della lettura. Perché è questo che fa, ci insegna e ci aiuta a stare meglio in questo mondo che sembra aver dimenticato i suoi valori fondamentali: l’importanza di un abbraccio, delle parole scambiate a quattr’occhi magari davanti a una tazza di caffè o di tè, quel contatto umano che non sappiamo più che sapore abbia.
La storia scorre in maniera fluida, lineare, pulita; apprezzo sempre quando viene usata la prima persona perché dà modo di vivere pienamente il racconto, ed è dolce l’accompagnamento dei capitoli agli stati d’animo dell’uomo. Inoltre i personaggi che crea sono persone comuni, con lavori normali e sogni chiusi in un cassetto in attesa di essere realizzati. Per non parlare delle location. Una storia ambientata nella grigia e fredda Londra, dove la primavera sembra non voler mai arrivare, ma dove si riesce a scorgere la sua magia in posti semplici, che diventano speciali con la compagnia delle persone giuste, come una visita in una galleria d'arte o una semplice passeggiata al parco, perché quello che importa veramente non è dove si è ma con chi decidiamo di trascorrere il nostro tempo.

Mi godo il suo sguardo sorpreso, e pieno di entusiasmo. Allora è questa, la gioia pura. Vivere ogni piccola cosa con la persona perfetta per te. Quella che magari ha mille difetti, ma compatibili coi tuoi. E che detiene la chiave del tuo cuore.

Giorgio è un cardiochirurgo che crede in ciò che fa e vive per quello; l’etica impone di non farsi trascinare dal sentimentalismo, soprattutto quando si lavora in un campo così delicato, ma lui è sensibile e non può fare a meno di sentirsi coinvolto, impiegando tutte le sue forze a salvare la vita, perché pensa che questa vada vissuta a 360 gradi. È anche vero che il tradimento della sua fidanzata lo ha segnato molto, e da uomo di scienza qual è, ha dovuto ricredersi perché il destino lo ha portato a varcare la porta di quella libreria.

Alisea è davvero come il vento: quando si sente braccata, fugge. E io non voglio imbrigliare il vento: voglio solo convincerlo a soffiare al mio fianco, possibilmente per sempre.

Alisea è una donna, piccola, fragile, prova a vivere nell’ombra (senza riuscirci) per tenere chiuso il suo passato in un cassetto della propria mente e cercare a tutti i modi di dimenticarlo per poter andare avanti. Ma le cose non sono mai così semplici, e trova per questo rifugio nei libri, considerando la Moon Library la sua seconda casa e la sua proprietaria una specie di seconda mamma. Ha un dono speciale: riesce sempre a consigliare il libro giusto alle persone in base al loro stato d’animo. Sarà proprio grazie alla forza dei libri che aiuterà il bel dottore ad ambientarsi a Londra e a vederla con occhi diversi, un po’ come la vede lei, da eterna innamorata.

Amo la Moon Library: mi sento a casa, e mi sento persino utile perché so che i libri fungono da amici per tanta gente. In fondo, la mia idea personale di paradiso non è molto differente da questa: buona musica, tè bollente appena fatto, i biscotti al cioccolato e noci pecan della bakery all’angolo e un mare di libri che mi circondano con le loro storie magiche, da leggere e sistemare a mio piacimento.

Ringrazio l’autrice per avermi dato ancora una volta la possibilità di leggere un suo romanzo, di perdermi tra le pagine di questa nuova storia e di sognare quell’amore che sembra esistere solo nei libri, e forse è vero che è nei libri che troviamo quella voglia di continuare a non smettere di credere nell’amore, quello vero e sincero, quello che ti fa sentire le farfalle nello stomaco come se fosse sempre il primo giorno.



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