lunedì 22 maggio 2017

CON IL CUORE IN SUBBUGLIO di Tiziana Iaccarino


Dopo aver perso sua madre a causa di una malattia, Morena è rimasta sola con un padre severo ed egoista che non le offre l'amore sperato. Completamente in balia degli eventi, la ragazza smette di vivere: non mangia più, non sogna più e non ha alcuna gioia a farle godere i suoi venticinque anni. 
Un giorno suo padre decide di farle vivere un'esperienza all'estero dove una famiglia inglese la accoglie come una figlia e le fa riscoprire i valori e la bellezza della vita. 
In un luogo quasi magico dove il tempo scorre lentamente e niente è come sembra, la ragazza incontra un individuo misterioso che le sconvolge l'esistenza. 
Per la prima volta il suo cuore comincia a galoppare nel petto per un uomo, ma Sir James Coleman ha un passato oscuro alle spalle, una barba folta, i capelli lunghi e lo sguardo triste, quasi assente, come a contemplare qualcosa che non c'è.
In paese si mormora che porti con sé una maledizione da cui non riesce a liberarsi e nessuno vuole avvicinarsi alla sua casa per paura e diffidenza, tranne Morena. Ma quando la ragazza scopre ciò che si cela dietro quell'uomo, sarà troppo tardi... 

“Con il cuore in subbuglio” è una storia che tocca le delicate corde dell'animo, nel momento in cui non ti aspetti che esso possa lasciarsi andare ai sentimenti che hai nascosto o represso.
Morena è una ragazza spezzata dal dolore per la perdita della madre tanto amata, e che si aggrappa con tutte le sue forze alla nonna, unico affetto rimasto nella sua vita, ma dividendo la casa con un padre dal cuore freddo che non conosce il significato della parola “amore”. Inizia così la sua ribellione interiore: smette di mangiare e di vivere. Per questo il padre decide di mandarla in Inghilterra, ospite di un medico suo amico, già pratico in casi come quello di Morena.

Ma come si fa a credere ancora che la vita possa andarci bene? Come si fa ad avere fiducia? Cosa può aiutarci in un tale deprimente stato di eventi?

La ragazza si ritrova quindi a fare obbligatoriamente i bagagli, ritrovandosi a osservare fuori dal finestrino le pianure dello Staffordshire e quel cielo grigio che minaccia pioggia, rispecchiando così il suo umore del momento. La famiglia Rudolf saprà bene accogliere Morena, e i due figli maggiori cercheranno in tutti i modi di aiutarla a uscire fuori da quel tunnel che sembra aver inghiottito la sua vitalità, tenendola impegnata in lunghe passeggiate all’aria aperta e proponendole di aiutarli al locale presso il quale entrambi lavorano. Un modo come un altro per tenere la testa impegnata e non passare tutto il suo tempo in camera, perché quei tre mesi di permanenza obbligatoria, a ben pensarci, sono tanti.
E proprio durante una delle tante passeggiate mattutine, la sua attenzione viene focalizzata da una tenuta dal giardino curato ma dall’aspetto tetro; si sa che la curiosità è donna e cerca di carpire informazioni dalla famiglia presso la quale vive. Emily, la moglie del dottor Rudolf, è molto restia  a parlare di un uomo che ha scelto di vivere in solitudine, ma riesce in qualche modo a sapere il suo nome, James.

Cos’era a trafiggere la carne del mio petto, per arrivare all’anima già scossa dalla furia della tempesta, lungo un sentiero senza senso e senza fine?

Cerca di fare domande, di avere delle risposte, ma non è semplice quando in paese quell’uomo sembra essere temuto, come se il suo nome portasse il peso di una maledizione; ma più cercano di tenerla all’oscuro e lontano da quello che riguarda James e il suo segreto, più lei si sente attratta da lui come una calamita, fino a quando i due non si ritroveranno faccia a faccia, e allora per Morena sarà troppo tardi per tornare indietro.

Un bacio ti poteva dire tutto ciò che dovevi sapere, nel momento in cui lo ricevevi e quando lo ricambiavi, quando lo rubavi o magari lo afferravi soltanto, quando te lo prendevi con prepotenza o timidamente. Un bacio poteva raccontare ciò che il cuore era in grado di tacere e le parole faticavano a pronunciare.
Il bacio aveva labbra rosee e delicate, piacevoli, morbide, calde sinuose, insolenti, sensuali, mordaci, smaniose e fiere di chi sapeva ciò che voleva dalla persona con cui se lo scambiava.
Un bacio era una dichiarazione muta.

Curiosi di sapere chi e cosa si cela dietro James? Beh, non vi resta che leggere il romanzo per capire cosa succederà tra i due, ma posso dirvi che la storia è una storia molto più intricata di quello che sembra.
Ho avuto modo di conoscere Tiziana qualche mese fa e mi aveva iniziato a parlare di questo suo romanzo e dell’alone di mistero che ruota attorno al protagonista, e ne sono rimasta affascinata. Un uomo solitario che nella sua vita ha conosciuto molto dolore e sofferenza e che ha scelto la solitudine per evitare di fare involontariamente male alle persone a lui care. Eppure Morena riuscirà a risvegliare in lui sentimenti sopiti da tempo. Due persone che nel dolore reciproco hanno trovato la forza di andare avanti e ricominciare a vivere.


James emanava una forza magnetica che nulla aveva a che vedere con la voglia di una notte di passione qualunque. C’era di più tra noi e ne eravamo ben consapevoli.

Ammetto che l’assenza del pov di lui un po’ mi è pesato; sarà perché ultimamente ho letto romanzi con pov alternati e mi sarebbe piaciuto leggere e conoscere i pensieri del protagonista maschile. Quindi si parla di un romanzo in prima persona interamente dal punto di vista di Morena. Ho adorato le scene descrittive e introspettive, aiutano a conoscerla meglio e a immedesimarsi con il suo dolore, ma ho trovato alcune scene ripetitive tra loro e diverse cose che mi hanno fatto storcere il naso, forse mi sono immedesimata troppo nella storia perché non avrei accettato il comportamento che Morena ha avuto nei confronti della famiglia che la ospitava e l’aiuto che hanno provato a darle i due fratelli in qualche modo; è come se mancasse qualche scena che è stata tagliata bruscamente.
Nonostante questo resta una lettura leggera; mi piacerebbe dire da gustare in compagnia di una cioccolata calda in un giorno di pioggia, ma visto la bella stagione, anche durante la pausa dopo una lunga scampagnata in mezzo a quel verde che ricorda le pianure inglesi, con più sole e meno pioggia.


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