giovedì 25 maggio 2017

ALICE NON È IL PAESE DELLE MERAVIGLIE di Giuditta Ross



Data di pubblicazione: 2 Maggio
Serie: Gli eredi della foglia #1
Genere: Fantasy contemporaneo
Lunghezza: 356 pagine
Formato: Epub, Mobi, Pdf
Prezzo: € 5,99

Alistair St. Clare è una creatura potente. Un raro vampiro. Cammina sul mondo da secoli e conosce molto bene se stesso e il suo posto nel variegato substrato di esseri non umani che popolano la terra, perennemente in conflitto gli uni con gli altri. Da sempre si destreggia sul filo del rasoio di delicati equilibri di potere. Sa bene che lasciarsi ammaliare da due begli occhi dorati potrebbe costargli tutto ma, improvvisamente, il ferreo pragmatismo di una vita svanisce sostituito da un bisogno selvaggio e folgorante.

Alice non è che una semplice piccola vampira in un mondo di lupi mannari. O almeno così pensa. Non sa nulla di sé, solo quello che il vecchio Noan le ha detto da quando si è svegliata, senza un briciolo di memoria per quello che era. La sua vita si trascina sospesa tra il lavoro al pub, la stramba amica ‘Dhu e un ragazzo carino che le lascia affondare le zanne in lui di tanto in tanto. Questo finché il suo passato non torna prepotentemente a reclamarla.

 Alice scoprirà che non c’è nulla di semplice nella sua vita da vampira, che l’uomo dei suoi sogni è un tipo da incubo che non si fermerà davanti a nulla pur di tenerla al sicuro.
La copertina di questo libro è semplicemente stupenda. Lo so, starete pensando che non posso scegliere i libri solo in base a questo, ma è più forte di me.
La protagonista di questa storia è Alice, una vampira che lavora in un pub con un lupo mannaro per fidanzato. La sua vita scorre tranquilla fino a quando non fa la conoscenza di un personaggio abbastanza inquietante e dai modi piuttosto bruschi e rozzi, sto parlando di Alistair St. Clare. Lui è un temibile vampiro, che non appena fa la sua comparsa si mostra subito possessivo e bramoso nei confronti dell’apparentemente delicata Alice. E da qui in poi ci verranno spiegate le dinamiche di questo rapporto.

“La sua salvezza era la priorità” sussurrò il vampiro.
“Non lo accetterà. Devi essere preparato. L’hai cambiata ma non abbastanza. Lontano da te potrebbe purificare se stessa abbastanza da cancellare ogni traccia della tua presenza.”
  

Infatti, anni prima, Alistair ha salvato Alice da morte certa, avendola trovata coperta di sangue e in fin di vita, con un morso non solo l’ha resa un vampiro, ma ha fatto molto di più, ha creato con lei un legame di sangue fortissimo, forse anche più forte dell’amore, se può esistere un sentimento del genere. Proprio a causa di questo legame, Alistair non riesce più, benché ci abbia provato, a stare lontano dall’oggetto dei suoi desideri: Alice.
Quello che la ragazza non sa, è che prima di diventare un vampiro, aveva un altro nome, un’altra vita, apparteneva a un’altra razza e aveva un ruolo importante in un altro regno.
La situazione non è delle più semplici, perché la verità, si sa, prima o poi viene sempre a galla e non è quasi mai facile da accettare e crea sentimenti contrastanti incontrollabili. Sulla trama non voglio  dilungarmi troppo, ma spero di aver stuzzicato in voi la curiosità di leggerlo.

“Con lui si sentiva sempre così piccola e preziosa. Nonostante il distacco e i modi impeccabili, quando lo sguardo di Alistair St. Clare si posava su di lei, la sua freddezza evaporava e qualcosa si accendeva nella sua profondità.”
  

Il romanzo è interamente raccontato in terza persona da un narratore esterno che ci dà una visione a 360 gradi delle vicende, inserendo, soprattutto all’inizio, dei piccoli flashback, utili ai fini della storia. I personaggi sono ben caratterizzati, in modo particolare i due principali, ma nulla è lasciato al caso e viene data la giusta importanza anche a quelli secondari. Alice, in apparenza fragile e delicata, è una tipa tosta che non si fa calpestare facilmente e in modo particolare mi è piaciuta la sua capacità di tenere testa a un tipo come St.Clare. Alistair, dal canto suo, è il tipico maschio alfa che sa quello che vuole e lo ottiene sempre. Rude, arrogante e dai modi poco gentili, coi nemici aggressivo e truculento, possessivo e protettivo nei confronti della sua bella Alice. Entrambi i protagonisti hanno due caratteri forti che entrano in collisione, ma quando la fiamma della passione arde è impossibile controllarla. E se entrano in gioco anche i sentimenti è davvero una bomba.

“Non sono affatto come pensava. Non sono affatto come la maggior parte della gente vorrebbe”
“Questo vale per chiunque, Alice.”
“Sì, a volte deludere le aspettative non è sempre una cosa negativa.”


La trama di questa storia è molto articolata e ben intrecciata, l’ambientazione mi ha ricordato “Il signore degli anelli”, complice anche la presenza di elfi, fate e altre creature, oltre a vampiri e licantropi; lo stile dell’autrice è molto evocativo, ricco di dettagliate descrizioni di luoghi, azioni e pensieri dei personaggi, pochi dialoghi ma incisivi.
Tuttavia, la lettura di questo romanzo non mi ha coinvolta come mi sarei aspettata. Secondo il mio modesto parere, la storia parte troppo lenta, le descrizioni sono prolisse (in generale non le amo particolarmente), a discapito dello scambio di battute tra i personaggi di cui invece ho sentito la mancanza in alcune parti. Nonostante ciò, il libro mi è piaciuto, proseguendo con la lettura la trama si infittisce, i colpi di scena non mancano e non vi nascondo che il mio cuore ha iniziato a battere per Alistair !
Consiglio questo romanzo a chi, come me, ama il fantasy in cui non manca una storia romantica sullo sfondo della lotta tra luce e oscurità.


Giuditta Ross è, prima di qualsiasi altra cosa, una sognatrice, un’irriducibile latitante della realtà. Giuditta è una lettrice affamata, una divoratrice di emozioni.
A tenerla con i piedi per terra ci sono un marito, una figlia e una gatta che fanno a turno per reclamarla al presente.
I suoi pensieri, preda di ispirazioni improvvise, vagano fin troppo spesso tra le faccende quotidiane e qualche scena di quel libro che piano sta prendendo forma, con risultati spesso improbabili.
È una seguace dell’immaginazione, una schiava della fantasia, un’adepta del sogno a occhi aperti.
Ecco spiegata la nascita di questo romanzo d’esordio: in fondo, Giuditta, non è che il frutto di un sogno che incredibilmente si avvera.


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