mercoledì 26 aprile 2017

UN IMPREVISTO CHIAMATO AMORE di Anna Premoli


Jordan ha collezionato una serie di esperienze disastrose con gli uomini. Consapevole di avere una sola caratteristica positiva dalla sua parte, ovvero una bellezza appariscente e indiscutibile, è arrivata a New York intenzionata a darsi da fare per realizzare il suo geniale piano. Il primo vero progetto della sua vita, finora disorganizzata: sposare un medico di successo. Jordan ha studiato la questione in tutte le sue possibili sfaccettature e, preoccupata per le spese da sostenere per la madre malata, si è convinta di poter essere la perfetta terza moglie di un primario benestante piuttosto avanti con gli anni. Ma nel suo piano perfetto non era previsto di svenire, il primo giorno di lavoro nella caffetteria di fronte all’ospedale, ai piedi del dottor Rory Pittman. Ancora specializzando, per niente ricco, molto esigente e tutt’altro che adatto per raggiungere il suo obiettivo...
Con questo nuovo e divertentissimo romanzo, con quel sapore un po’ da favola moderna, Anna Premoli sforna un altro best seller. La storia, narrata a pov alternati, ha quel mix di humor e sentimento che contraddistingue lo stile della scrittrice. Da sua stessa ammissione, questa volta però la protagonista è molto diversa dal suo solito. Jordan è una ragazza molto bella e conscia di non essere particolarmente intelligente o profonda e che per campare può fare affidamento solo sulla sua prestanza fisica. La dura realtà della vita l’ha portata a fare di tutto per portare il pane in tavola e accudire la madre, malata di Alzehimer, che necessita di cure sempre più costose. Da qui il suo piano di accalappiare un medico facoltoso. Insomma, un ragionamento fortemente mercenario, ma c’è chi lo fa con motivazioni anche meno nobili delle sue, quindi perché giudicare? Il dottor Rory Pittman rimane affascinato dal candore di questa sua paziente che gli racconta così ingenuamente il suo piano. Si sente anche un po’ punto sul vivo quando si sente scartare perché troppo giovane e non abbastanza ricco e affermato.
Insomma, Jordan è una ragazza disincantata che non cerca l’amore, ma la serenità della sicurezza economica per lei importantissima in quanto mai avuta. Rory invece è un uomo votato al suo lavoro, intelligente e sicuro che tutti dovrebbero cercare di migliorarsi con le proprie forze. Non capisce Jordan con i suoi piani di matrimonio, non condivide i suoi pensieri, ma non può smettere di preoccuparsi per lei e cercare di aiutarla. E' suo malgrado affascinato dal suo essere pratica e sincera oltre ogni dire, almeno con lui. Non riesce a capire come lei possa davvero credere di non valere nulla al di là della sua bellezza. Potrebbe sembrare la solita storia dove la ragazza in difficoltà trova in un medico l’uomo della sua vita senza nemmeno volerlo, ma lo stile divertente e, al contempo, emozionante della Premoli permettono a questo libro di emergere dalla massa dei soliti romanzi d’amore. Inoltre l’autrice cerca anche di sensibilizzare i lettori alla spinosa questione della sanità americana e non risparmia nemmeno più di una frecciata al nuovo presidente USA.



Questa volta la voce è quasi divertita ed è così intrigante, per essere quella di un angelo. A meno che non sia finita all’inferno, cosa che avrebbe anche un senso. Io ho sempre cercato di vivere in modo corretto, ma qualche volta ho dovuto tapparmi il naso. Forze di causa maggiore, sia chiaro. La rettitudine è per gente che ha il pane in tavola.
«Rory, amare significa anche accettare che una certa persona potrebbe non utilizzare mai del tutto le proprie risorse. Magari a lei va bene così. La questione è: tu potrai amarla e rispettarla qualsiasi scelta lei faccia per se stessa? Potrai accontentarti, se lo farà lei?».La domanda è davvero tosta. Ma è da parecchio che mi frulla per la testa.Mia madre ha ragione: dovrei rispettare le sue scelte, aiutarla senza imporle le decisioni. Chi sono io per sputare sentenze su cosa è giusto e cosa è sbagliato?
Anna Premoli è nata nel 1980 in Croazia e vive a Milano, dove si è laureata alla Bocconi. Ha lavorato alla J.P. Morgan nell’Asset Management e per un lungo periodo in ambito Private Banking per una banca privata, prima di accettare una nuova sfida nel campo degli investimenti finanziari per una holding di partecipazioni. La scrittura è arrivata per caso, come “metodo antistress” durante la prima gravidanza. Ti prego lasciati odiare è stato il libro fenomeno del 2013: è stato per mesi ai primi posti nella classifica, i diritti cinematografici sono stati opzionati dalla Colorado Film e ha vinto il Premio Bancarella. I suoi romanzi sono tradotti in diversi Paesi. Con la Newton Compton ha pubblicato anche Come inciampare nel principe azzurro, Finché amore non ci separi, Tutti i difetti che amo di te, Un giorno perfetto per innamorarsi, L’amore non è mai una cosa semplice, È solo una storia d’amore, L’importanza di chiamarti amore e Un imprevisto chiamato amore.


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