giovedì 13 aprile 2017

Sporchi segreti di Rhys Ford



Seguito di Baci Sporchi – Dirty Kiss
Un’indagine di Cole McGinnis

Per Cole McGinnis, ex poliziotto diventato investigatore privato, amare Kim Jae-min non è sempre facile, perché Jae è riluttante a mostrare apertamente il suo orientamento sessuale. Al contrario, Cole non sa vivere in un altro modo, anche se capisce come si sente Jae. Gli uomini coreani che seguono la tradizione, infatti, non sono gay, perlomeno non quando possono essere scoperti.
Ma Cole non può dedicare troppo tempo a sbrogliare ii problemi del suo ragazzo. Ha un incarico da portare a termine. Quando una cantante di nome Scarlet chiede il suo aiuto per trovare Park Dae-Hoon, un coreano gay che è sparito quasi vent’anni prima, Cole si ritrova immerso nel mondo intricato delle ricche famiglie coreane, dove il dovere e la politica significano sacrificare la felicità per conservare imperi aziendali. Ben presto i cadaveri iniziano ad accumularsi senza un’apparente logica. A ogni passo che Cole fa verso il ritrovamento di Park Dae-Hoon, un’altra persona va incontro alla morte, e proprio qualcuno che Cole ama potrebbe essere la prossima vittima dell’assassino.
Con questa nuova indagine di Cole McGinnis, confermo la prima impressione avuta in merito a questa scrittrice: mi piace moltissimo il suo stile e la perfetta caratterizzazione di Cole, protagonista e voce narrante, garantisce una marcia in più a questo poliziesco interculturale.
La storia riprende poco dopo i fatti del libro precedente e ritroviamo Cole e Jae assestati in una routine di coppia dove però il dovere di Jae verso la sua famiglia tradizionalista è ancora un’ombra sulla felicità dei due. Il cercare di comprendere i meccanismi di una cultura tanto diversa da quella occidentale è difficile, soprattutto per chi, come Cole, non ha mai voluto conformarsi a ciò che la società si aspettava da lui.
Le vicende personali dei due si mischiano alla nuova indagine che viene affidata a Cole da Scarlet, cara amica di Jae e invischiata con una potente famiglia coreana che tende a nascondere gli scheletri negli armadi e ad ignorare le persone come lei.
I ritmi serrati delle ricerche di Cole che scava in un torbido passato fatto di ricatti e menzogne tengono il lettore incollato fino all’ultima pagina e, al contempo, la personalità di Cole fa sì che l’attenzione non si discosti mai troppo anche dalla sua vita privata e dalle sue personalissime emozioni che travolgono con il loro altalenare.
Cadaveri che fioccano, proiettili che volano, amici invadenti, gatte ninja, parenti serpenti e le basi di un sentimento che sembra essere troppo precoce e fragile, ma che si spera possa fiorire e prosperare con le dovute attenzioni.
Insomma una storia scorrevole ed emozionante che fa ridere, commuovere e tenere il fiato sospeso.
Assolutamente consigliato ed imperdibile per chi, come me, aveva già largamente apprezzato il libro precedente.


Per me era troppo presto per perderlo. Non avevo avuto abbastanza tempo, non avevo avuto il tempo di persuaderlo che sarei stato lì per prenderlo, se fosse caduto in disgrazia per la sua famiglia. Non avevo avuto abbastanza tempo per accettare che avrebbe potuto non essere mai mio… non apertamente… e forse nemmeno nel segreto delle nostre case.


“Non ci vengo per lui,” mormorò tirando la mia maglietta. “Ci vengo perché tu vuoi che lo faccia. Ci vengo perché tu hai bisogno di me. Se stai per affrontare tuo padre, io dovrei essere con te. È solo giusto. Chiama Mike. Digli che vengo.”
Il bacio che mi diede mi garantì che non avrei avuto bisogno di aggiungere zucchero nel caffè.


“E se io corro da te e tu non ci sei?”
“Io ci sarò, piccolo,” promisi. ”Devi avere fiducia in qualcuno. So che è tremendamente difficile. E se ti deludo, hai il mio esplicito permesso di prendere a calci il mio maledetto culo, perché sarebbe la cosa più stupida che io abbia mai fatto in tutta la mia vita. Diavolo, probabilmente è la cosa più spaventosa al mondo dopo che qualcuno ti ha preso a calci nei denti, ma abbi fiducia in me. Lascia… che ti ami. Per favore, lascia che ti ami.”

RHYS FORD è nata e crescita alle Hawaii, e poi se n’è andata a vedere il mondo. Dopo essersi masticata una pila di libri e un sacco di cibi bizzarri, e dopo un paio di fidanzati di passaggio, Rhys è approdata a San Diego, che è un gran bel posto ma ha davvero bisogno di più pioggia.
Al momento Rhys lavora ammassando pixel grafici per una compagnia di gestione patrimoniale, a un piano molto in altro e con una fantastica vista sul mare, e ammette di condividere la casa con tre gatti, un batuffolo nero di Pomerania, un cane lupo in miniatura e un indomabile Cairn terrier rossiccio. Inoltre lavora come schiava per mantenere in buono stato una Pontiac Firebird del 1979, un portatile Qosmio, e una macchinetta per il caffè rossa Hamilton Beach.


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