venerdì 24 marzo 2017

L'AMORE È UN GIOCO di Jessica Clare


Dall'autrice del bestseller Scommessa indecente The Billionaire Boys Club Series Jonathan Lyons. Playboy, milionario, avventuriero, viva una vita spericolata. Quando viene a sapere che il suo mentore, Phineas DeWitt, teneva un diario segreto che conduce a un artefatto leggendario, Jonathan si mette alla ricerca. È un'impresa eccitante, ma c'è un ostacolo che gli fa girare la testa: Violet, la figlia di DeWitt. Lei ha quello di cui Jonathan ha bisogno. E non ha intenzione di concederlo all'uomo che le ha spezzato il cuore. Violet è il punto debole di Jonathan: la ama ancora nonostante si siano lasciati dieci anni prima. Ma Violet ha ricordi molto amari legati alla loro storia. Non lo ha mai perdonato per averla abbandonata. Quando le attenzioni di Jonathan iniziano a farsi pressanti, rischia di innamorarsi di nuovo di lui. E non può fare a meno di domandarsi se è davvero lei ciò che vuole o soltanto quello che nasconde.

Joanthan Lyons è il membro di un club non segreto, di più, i cui membri non sono tutti nati "ricchi", bensì alcuni di loro hanno dovuto iniziare a far la gavetta prima di diventare ciò che sono oggi: ricchi, talmente tanto da non far caso, a volte, a certe spese.
Non importa quanta fatica alcuni abbiano fatto per arrivare dove sono, ogni membro di questo club ha messo tutto se stesso per arrivare dove è giunto, senza dir grazie a nessuno, a parte gli amici, o fratelli. Perché non sempre i legami più stretti sono quelli dettati dal sangue, i più importanti son quelli dettati dal cuore.


«Sai che ti amavo, Violet?». La sua voce era dolce.
«Lo so. Ma è stato tanto tempo fa».
Lui scosse il capo, solo un poco. «Non è mai cambiato per me», disse lui, le parole biascicate. «Non ho mai smesso. È troppo tardi adesso, però».
Continua a dire che l’ha persa.

Nonostante i suoi quasi trent'anni, Jonathan è capace di spezzare il cuore a qualsiasi donna incontri, anche se di cuori infranti, lungo il suo tragitto non se ne contano. O almeno, non pubblicamente. Perché vi chiederete, ebbene, l'unica ad averglielo spezzato è una sua coetanea di cui, purtroppo, da dieci anni ha perso le tracce, dopo una tragica serata.
Mai una volta che i suoi amici più stretti gli abbiano sentito far confidenze su di una donna, mai che lo abbiano visto con quel particolare luccichio che si vede negli occhi degli altri membri della confraternita segreta quando hanno incontrato la loro anima gemella, benché forse solo uno di loro conosca cosa nasconde davvero il suo cuore (Logan? Vi ricordate quando successe cosa successe con Bronthe? Hunter e Gretchen? Reese e Audrey? La lista si allungherebbe ancora), ritrovandosi erroneamente a pensare che per lui, nella sua vita, contino solo i suoi amatissimi scavi, perché ovunque sia presente un sito archeologico di suo "gusto", state tranquilli, lì troverete Mr Lyons, oltre che nella sede dell'industria che ha creato, la Lyons Motors.
Logan stesso, nel primo volume di questa serie, in merito al suo rapporto con le donne disse:
L’amico non era un playboy come Reese; si trovava costantemente in procinto di entrare o uscire da qualche avventura e doveva ancora incontrare una donna capace di tenergli testa.
Più si mettono le persone su un piedistallo, maggiore è il dolore che si prova quando queste cadono. Questo è il caso di Violet Dewitt, una donna che ha trascorso tutta la sua infanzia a cercare di farsi notare dal  padre, a cercare un modo per fargli capire che lei esisteva. Ogni suo tentativo finiva con un buco nell'acqua, arrivando alla conclusione che al padre, di lei, non interessasse nulla e questo per una figlia è un dolore non da poco, un qualcosa che crea nella persona dei problemi, a lungo andare, nelle relazioni interpersonali. Ad oggi lei è divenuta un'insegnante, il suo aspetto non ha più nulla che faccia pensare a quella giovane Violet con le meches e le trecce lunghe fino alla vita, quell'aria sbarazzina e quel sorriso capace di trasformarle il viso.

So per certo che dieci anni fa
 ho commesso un errore a venire a letto con te. Mi sono messa nei guai 
e ho aspettato che tu venissi a salvarmi. 
Non sei mai venuto,
 e ho dovuto imparare sulla mia pelle che non si può contare su nessuno,
 all’infuori di se stessi. 
E ora eccomi qui, 
dieci anni dopo,
 nella stessa situazione.

A diciannove anni si erano lasciati, due persone in procinto di divenire adulti ma con le fragilità tipiche di chi ancora il mondo non lo conosce bene. Dapprima amici, poi fidanzati, i due avevano vissuto nella loro bolla rosa, senza capire che a volte le belle cose son destinate a finire, e a volte a finire in un modo che di roseo ha ben poco.
Complice forse un destino beffardo, Violet e Jonathan si erano detti addio nel peggior modo possibile, l'una credendo che la persona che aveva a fianco non la volesse abbastanza, come il padre; l'altro che invece pensava che la carriera, nella vita, venisse talvolta prima della felicità.

Ora, a distanza di dieci anni da quel tragico addio, Phineas DeWitt, padre di Violet e mentore di Jonathan, ha trovato un bizzarro modo per far sì che le loro strade si incontrino nuovamente: in occasione della sua dipartita da questo mondo, il noto archeologo ha indetto una caccia al tesoro con solo due giocatori.
Uno contro l'altro? Niente affatto, ogni tappa avrà due indizi per la successiva che si completeranno l'uno con l'altro e l'unico modo per arrivare al tesoro, una stele scomparsa dal sito di Jonathan, è unire le forze.

Se le cose fossero facili, però, non ci sarebbe nessun piacere nel leggerle, perché, in fondo, chi vorrebbe leggere qualcosa di scontato?


Si riferiva al loro primo incontro.
Lei scoppiò a ridere come una ragazzina e Jonathan ne fu divertito. «È stata colpa tua. Non si molestano le donne che non vedi da dieci anni».
«Neppure se si tratta della creatura più bella che abbia mai visto, che ho sognato per dieci anni?».
Violet sospirò mentre lui le mordeva il lobo dell’orecchio. «Neppure in quel caso».

Così, più le pagine aumentano, più il lettore viene a conoscenza non solo del dolore di Violet che la porta ad ogni tappa della caccia al tesoro a voler mandare tutto al diavolo, in primis suo padre che ha riportato non solo nella sua vita una persona che non fa che spargere sale su una ferita ancora aperta, ma che anche da morto sembra giocare al burattinaio con la sua vita e di questo, purtroppo, è stanca.

Al contempo, però, stare con Jonathan le permette di avere una visione differente non solo di suo padre, ma forse anche dell'intera storia fra loro trascorsa e dunque cosa accadrebbe se la fiamma fra loro si riaccendesse? Perché di una cosa siamo certi, la scintilla, fra loro, continua a esistere.
Soprattutto cosa accadrebbe a lei se cedesse di punto in bianco? Il suo cuore ritornerebbe a sanguinare per una persona che l'ha tradita nel peggior modo?

Di una cosa Violet si sta però rendendo conto: Ogni storia va guardata dal punto di vista di tutti coloro che ne hanno preso parte, e se dunque molte convinzioni ben radicate in lei non fossero poi così esatte? Se suo padre, morendo, si fosse finalmente liberato di un segreto di cui lei ignorava l'esistenza? E Jonathan? Sarà davvero pronta a rimettersi in gioco con lui nonostante i precedenti o anche in quel caso ben presto un'altra sua convinzione dovrà crollare?

Ormai manca poco al dover dire addio a questa fantastica serie che ci ha accompagnato negli anni
con i suoi protagonisti provenienti da ogni ceto sociale, così affascinanti e a loro modo unici, che pensare di dovermene separare mi spezza un pochino il cuore. Cerco solo di non pensarci, visto che Jonathan è il penultimo e dunque, come si suol dire, cerco di godermi il momento.
Non so bene in che maniera, e in che quantità, potermi esprimere su questo libro senza far spoiler però ho da dire ogni cosa: con il suo modo leggero di raccontare storie, Jessica Clare riesce sempre a insegnarmi qualcosa, proprio come in questo caso. Nessuna verità è assoluta, se riguarda la vita di una persona e se ci si basa solo su di una voce narrante.


Per leggere le recensioni dei precedenti romanzi, cliccare sull'immagine!!

 



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