lunedì 20 marzo 2017

24 HOURS di Claire Seeber



Mi chiamo Laurie. Oggi sono viva. Domani potrei non esserlo più. La mia migliore amica, Emily, è morta. Uccisa la scorsa notte nell’incendio che ha devastato il nostro hotel. Ma non era lei che doveva morire. Ero io. E adesso ho solo 24 ore prima che lui scopra che sono ancora viva. Lui… qualcuno del mio passato. Il mio ex, un altro uomo… Non ho nessuna certezza. Solo questo piccolo spiraglio di speranza, ora. Quest’unica possibilità. 24 ore di completo anonimato per trovare Polly, mia figlia. Prima che mi vengano a cercare.
“Vediamo solo ciò che vogliamo vedere. È stato mio marito Sid a insegnarmelo. Era una delle frasi tipiche di Sid: a volte guardiamo, altre volte decidiamo semplicemente di non farlo. A volte scegliamo di chiudere gli occhi.
Questa è la storia di come ho chiuso gli occhi. Di come l’amore non ha trionfato.”


Ciao Cosmo Readers,
oggi vi parlo di un thriller edito Harper Collins Italia,”24 Hours” di Claire Seeber.
Il libro inizia subito dopo l’incendio che ha devastato l’hotel in cui alloggiavano la protagonista, Laurie, e la sua migliore amica, Emily.
Quest’ultima è una delle vittime e Laurie non riesce a darsi pace, si sente in colpa perché è convinta che al suo posto dovesse esserci lei e non l’amica.
La protagonista decide quindi di scappare dall’ospedale prima che il killer scopra di non  aver raggiunto il suo obiettivo e di aver ucciso la persona sbagliata. Deve raggiungere sua figlia Polly, deve assicurarsi che stia bene e sia sana e salva.
Ma chi potrebbe volerla morta?

“Forse le cose che ci fanno soffrire di più sono quelle che comprendiamo di meno.”


Laurie è una donna spezzata. La sua unica colpa è stata quella di essersi innamorata perdutamente del suo ormai ex marito Sid. Un tipo strano, chiuso, violento e per nulla rassicurante. Il tipo di uomo capace di rovinarsi la vita e di trascinare le persone che ama, a modo suo, nella sua disperazione. Laurie gli è sempre stata accanto, nonostante le liti, le parole che le ha rivolto, i gesti che ha compiuto e lividi lasciati sul suo corpo. Ma ad un certo punto ha avuto la forza di dire basta. Di porre fine alla sua sofferenza lasciando quell’uomo che aveva amato tanto profondamente da annientarsi, e che continua ad amare.

“È dolorosamente vero che noi siamo la somma delle nostre esperienze, ma ciò che mi preoccupa di più è la facilità con cui le azioni degli altri sono in grado di rovinarci.”


Ma adesso c’è Polly da preservare, sa che suo padre l’adora e non le farebbe mai del male, ma poco prima di quel tragico incendio costato la vita a Emily, aveva vietato a Sid di vedere la loro bambina per un po’ di tempo e gli aveva chiaramente detto che il loro matrimonio era finito.
E se fosse proprio lui a volerla morta? Il movente non mancherebbe…

“Se l’amore fosse una cosa semplice, tutti amerebbero la persona giusta, così anche la vita sarebbe semplice. Ma, naturalmente, non è così. Non è così.”

L’autrice, con uno stile incalzante ma non serratissimo, ci fa raccontare la storia direttamente dalla protagonista, i capitoli si alternano tra il presente, scandito dalle ore che passano, e il passato, in cui Laurie cerca di ricostruire gli avvenimenti per cercare, insieme al lettore, di capire come sia stato possibile arrivare ad un tanto tragico epilogo.
Per il lettore è facile vestire i panni della protagonista e fare proprie le sue ansie, le sue paure e il suo senso di smarrimento. L’autrice ha saputo mescolare bene le carte, disseminare gli indizi e costruire la trama, ha fatto in modo che i sospetti ricadessero un po’ su tutti, sviando il lettore dalla reale soluzione.
Purtroppo non è il primo thriller che leggo e, più o meno, ho imparato a capire come lavora la mente di uno scrittore di questo genere: è importante far sentire il lettore parte della storia, il tarlo del dubbio deve farlo vacillare, passando dal sospetto più ovvio a quello più inaspettato, il colpevole potrebbe essere chiunque. Diciamo che lo shock della scoperta non c’è stato perché lo avevo capito... ma il colpo di scena finale è stato un altro e se volete scoprirlo, non dovrete fare altro che leggere il romanzo.
Nel complesso reputo questo libro una buona lettura, perché ad un certo punto vuoi sapere. Purtroppo il ritmo non è serrato, come piace a me, la lettura è scorrevole e la suspense è piuttosto soft, finale a parte. Mi sarebbe piaciuto leggere qualcosa in più sul passato di Sid, di ciò che ha vissuto per essere diventato l’uomo che abbiamo conosciuto.
I personaggi che si avvicendano sulla scena sono tutti dei potenziali assassini, tutti potrebbero avere un movente valido… il risultato è stato soddisfacente. Un’altra cosa che ho apprezzato del romanzo, a parte l’alternarsi di passato e presente, sono state le numerose frasi ad effetto che mi sono ritrovata a sottolineare durante la lettura. Non mi capita molto spesso di farlo.
Consiglio la lettura agli amanti del genere.


Nata a Londra, ha studiato letteratura inglese e recitazione e ha intrapreso la carriera di attrice, prima di capire che quella non era la sua strada. Dopo aver lavorato a lungo come regista di documentari televisivi e giornalista, infine è approdata felicemente alla narrativa. 24 Hours è il primo thriller di Claire che HarperCollins pubblica in Italia.


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