giovedì 3 novembre 2016

DA ZERO A INFINITO di Fabio Lastrucci


Edizione: CS_libri Prima edizione (23 giugno 2016)
collana Alia Arcipelago2016 
pagine 172
Versione digitale: € 2,99 (CS_libri)


Dalla prefazione di Massimo Citi:
«Uno dei principali segni distintivi della narrativa di Fabio Lastrucci è la fine, una fine con la “f” minuscola, un giudizio universale che non ha nulla della tradizione cristiana né di altre religioni, ma che ha una risonanza saldamente laica, una cesura che viene a interrompere una successione di vite banali, terrene, spesso volgari, curve su una realtà asfittica e prive di qualsiasi impulso che possa salvarle dalla successione dei vuoti gesti quotidiani. 
Non una fine definitiva, ma un evento temporaneo, un'interruzione in qualche modo prevista, uno iato nella quotidianità che lascerà posto ad Altri e che rovescerà le carte mostrando il tessuto profondo del mondo. 
Andando nell'ordine della memoria questi Altri, i soli viventi della scena, potranno assumere panni estremamente diversi, segnati da un leggero ma incontenibile humour nero: uno scarafaggio incline a considerazioni sfiduciate, un cane di cartone, un licantropo di nobili natali, una galleria di vecchi cartoons in bianco e nero, un fantasma borghese, un minotauro condannato a ripercorrere gli stessi sotterranei metropolitani, un drop-out in una Ferrara dechirichiana, alieni che hanno dimenticato la loro missione, transessuali con una passione molto particolare, satanisti ingenui e ignoranti. Tutte creature ugualmente incerte, perplesse, obbligate a misurarsi con la propria natura – ferina o metodica, rabbiosa o malinconica – e sforzarsi di immaginare un mondo privo di un'umanità chiassosa e impudica.»
Devo ammettere di non essere particolarmente amante delle raccolte di racconti, ma ho avuto modo di conoscere in precedenza la scrittura di Fabio Lastrucci e il suo stile impeccabile e coinvolgente.
"Da zero a infinito" è un'antologia che raccoglie 15 racconti piuttosto brevi che abbracciano diversi generi, tra cui narrativa, paranormal, sci-fi, horror, fantastico e persino l'erotico.
L'approccio dell'autore ai diversi generi e ai diversi punti di vista mostra la sua grande versatilità.
Ci ritroviamo ad affrontare situazioni strambe in cui si muovono personaggi piuttosto particolari e addirittura bizzarri. In alcuni casi le storie diventano ricche di folklore, con dialoghi in cui i personaggi utilizzano il dialetto per comunicare tra loro; altre volte i protagonisti sono inusuali, come cani di cartone, personaggi dei fumetti, fantasmi, robot che si prestano al cyber-sesso.
Una lettura poliedrica che purtroppo, proprio per la brevità che caratterizza i racconti, non dà spazio a trame troppo approfondite, anche se i personaggi sono in grado di lasciare, ognuno in modo diverso, un segno nel lettore.
Una lettura scorrevole e a volte anche divertente, addirittura commovente, ma assolutamente godibile. Ce n'è per tutti i gusti.
Spesso, ho letto del sarcasmo tra le righe e una critica sottile alla società moderna.
Ci sono tre racconti che mi sono piaciuti in modo particolare, senza nulla togliere agli altri: Ultime notizie del papero, Trasparente come un respiro e Max Satisfaction. 
Sono uno diverso dall'altro, ma trovo che in questi tre in particolare si possano ritrovare la malinconia per il passato, l'ironia del presente e lo sconcerto per il futuro. Semplicemente geniali!
Tutto ha una fine che non è definitiva, poiché ad ognuna segue un nuovo inizio. Così è la vita, no?
Non mi resta che augurarvi buona lettura!


"Il mondo esiste per approdare a un libro."

"Con amarezza, sentì che il contenuto di questo libro gli sarebbe sempre sfuggito."



Fabio Lastrucci nasce a Napoli nel 1962. Scultore e illustratore, ha lavorato con le principali reti televisive nazionali e il Teatro lirico nei laboratori Golem Studio e Metaluna. Nel 1987 disegna il fumetto La guerra di Martìn, su testi di Francesco Silvestri. Come autore teatrale ha scritto lo spettacolo Racconti salati (con F. Rea e F. Fiori), inoltre ha pubblicato racconti in riviste e antologie edite (tra gli altri) da Il Foglio Letterario, CS_libri, DelosBooks e Dunwich.

Nel 2009 tiene la conferenza Parole immaginate presso l'Accademia Albertina di Belle Arti di Torino. Nel 2012 pubblica il saggio I territori del fantastico con le Edizioni Scudo e nel 2015 il saggio Fantacomics con Delos Digital. Tra il 2014/15 pubblica con Dunwich edizioni l'horror L'estate segreta di Babe Hardy, e con Milena Edizioni i romanzi Precariopoli e Il ritorno dell'Arcivento. Collabora con interviste, recensioni e articoli con le riviste «Delos Science Fiction» e «Rivista Milena».



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