giovedì 6 ottobre 2016

Toccata e fuga di Abigail Roux


Dopo che le loro facce sono comparse su tutti i notiziari a causa di un’indagine ad alto profilo, gli Agenti speciali dell’FBI Ty Grady e Zane Garrett sono diventati più utili al Bureau come modelli per servizi fotografici piuttosto che come agenti sotto copertura. Proprio quando Zane sta cominciando a considerare l’idea di ritirarsi, Ty riceve una richiesta d’aiuto da parte di un amico, che li porta i una città colma di echi del loro passato.
New Orleans indossa la propria storia sulle sue strade ed è il luogo in cui Ty teme di finire ucciso. Circondati da problemi fin dall’atterraggio, i due agenti si devono confrontare con un passato che Ty non può più nascondere, uno che ha una sorprendente connessione con Zane.
Mentre i pericoli li raggiungono da ogni direzione, entrambi gli uomini dovranno venire a patti con le realtà del loro passato e le bugie che hanno raccontato. Scopriranno presto che non tutti i segreti sono ancora venuti allo scoperto e che niente dura per sempre.

Gente preparate i fazzoletti perché qui si soffre, e anche tanto! Non posso assolutamente fare spoiler, ma qui si rischia il collasso di una coppia vista crescere e affrontare mille rischi e avversità per ben sei libri! Viene alla luce un altarino di Ty (giuro che avrei voluto strozzare l’autrice quando ho letto questa cosa) e Zane, giustamente, si sente tradito. Voi cosa fareste se la vostra fiducia venisse così spudoratamente tradita? Ahimé, non posso dire di più, ma tutto ciò che combina Zane in reazione è più che giustificabile.

Una storia ricca di forti emozioni dove passato e presente si mischiano per creare una nuova realtà dove tutte le certezze che si avevano vengono gettate al vento. L’arguzia delle battute Ty-Zane è sempre presente, ma edulcorata dalla particolare situazione in cui si vengono a trovare. I loro scambi si fanno più duri, meno canzonatori. I due protagonisti arrivano ad un punto di rottura in cui sembra persa ogni speranza, ma tutta l’acqua passata sotto i ponti dal loro incontro vorrà ben dire qualcosa, no?

Non posso svelare nulla, ma sappiate che questa New Orleans che si vive ad ogni pagina è pregna di sentimenti difficili da evitare e che rendono questo libro il più “difficile” della serie.
Le vicende sono maggiormente incentrate su Ty, ma emergono anche i suoi vecchi compagni di squadra che hanno tutti una caratterizzazione particolare che li fa spiccare dallo sfondo dell’azione. Anche se Nick non mi è mai stato simpatico (per via dell’averci provato con TY sapendolo impegnato con Zane) si era già in parte riscattato sacrificando la sua barca per gli amici, ma qui è da rivalutare completamente. Che dire poi di quello psicopatico di Digger? Spero solo che, in futuro, gli venga dato maggior spazio.

Insomma una lettura scorrevole, dove il lettore resta incollato alle pagine ed inondato di forti emozioni fino all’epilogo da infarto. Giuro, quando ci sono arrivata, ho dovuto rileggere due volte l’ultimo paragrafo perché mi stavano uscendo gli occhi dalle orbite. Adesso prego solo di non dover attendere troppo l’uscita del prossimo capitolo di questa serie perché ho davvero bisogno di credere che ci sia un lieto fine per questi due uomini stupendi, se lo meritano davvero.


«Ti prego, non farlo, Zane.» «Vattene, Ty,» rispose lui, senza distogliere lo sguardo dal suo drink. «Hai lavorato così tanto per superarla, non devi farlo. Non così.»Zane gli lanciò un’occhiata furente. «Chi cazzo sei tu per dirmi cosa devo fare?» Ty sobbalzò come se avesse appena ricevuto uno schiaffo, ma poi strinse i denti e raddrizzò le spalle. «Sono il tuo partner. E il tuo amico. E ti amo.» «Sei un bugiardo.» «Hai ragione. E puoi odiarmi quanto vuoi, ma questo non cambia il fatto che ti amo. E non ho intenzione di starmene senza far niente mentre ti fai questo a causa mia.»

Il taxi si fermò e Zane pagò l’autista, mentre Ty si dirigeva verso l’ingresso dell’albergo. Dovette correre per raggiungerlo. «Ehi,» lo chiamò, frustrato, seguendolo nell’atrio. «Pensi che parleremo di… qualcosa?» Ty premette il pulsante dell’ascensore e annuì, senza guardarlo in viso. Le porte si aprirono ed entrò, voltandosi per guardarlo negli occhi. «Tu mi ami, Zane?» Quella semplice domanda posta con così poca emozione negli occhi lo colpì al petto come una martellata, spezzandogli il fiato, facendogli tremare le ginocchia. Barcollò nell’ascensore prima che si richiudessero le porte. «Sì. Sì, ti amo.» Ty annuì. «E io amo te.»

«Sono un assassino,» disse Ty, con voce instabile. «Sono un killer. Sono la punta di una lancia.» Zane si sentì rizzare i peli sulle braccia e stringere lo stomaco. Un’altra lacrima seguì il percorso della prima sul viso sporco di Ty, ma lui sembrò non farci caso. «E tu,» continuò Ty con voce rotta. «Tu sei una fenice, Zane. Che risorge dalle sue ceneri. E tutto ciò che faccio io è farti bruciare.» Zane si sentiva la gola troppo stretta per deglutire e il respiro successivo uscì fuori come un singhiozzo strozzato. Non aveva mai pensato che Ty lo vedesse così e sentirglielo dire gli faceva desiderare di potersi rimangiare ogni parola dura, ogni battibecco della loro relazione.

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