mercoledì 31 agosto 2016

Luna di sangue di Robin Saxon e Alex Kidwell

Serie Sanguis Noctis. Libro 1.

Jed Walker è un killer su commissione che deve svolgere un incarico apparentemente semplice: introdursi in un’abitazione per recuperare qualcosa. Il suo nuovo cliente non sta cercando soldi o oggetti. Vuole il timido e bellissimo Redford Reed, un uomo che in un solo giorno sconvolge il mondo di Jed, che non è proprio pronto a innamorarsi così repentinamente del suo obiettivo.
Redford Reed vive rinchiuso nella casa della nonna, è afflitto da una terribile maledizione e osserva il mondo scorrere fuori della sua casa, fino a quando non arriva Jed, inviato da un uomo che non si fermerà davanti a nulla pur di reclamare Redford come sua proprietà. La sua unica possibilità di salvezza è fare squadra con Jed ma, mentre la violenza cresce, così aumenta anche la tensione fra loro. Anche se hanno entrambi trovato qualcosa per cui vale la pena vivere, ci vorrà tutta l’abilità di Jed e ogni piccola goccia di coraggio di Redford per rimanere in vita.
Non avevo mai letto nulla di queste due scrittrici e devo dire che ne sono rimasta piacevolmente colpita. I paranormal non sono propriamente il genere che preferisco, ma la perfetta caratterizzazione dei personaggi, la scrittura fresca e scorrevole hanno reso questo libro altamente godibile anche per chi, come me, non va matto per storie con lupi mannari e simili. Fortunatamente non si viene sommersi da leggende, imprinting e mille mila nozioni sui licantropi.

Redford è un ragazzo che vive segregato a causa del suo lupo che si scatena con la luna piena. È ingenuo, dolce e disperatamente terrorizzato dalla possibilità di fare male a qualcuno quando si trasforma.
Jed è un ex militare delle forze speciali che ne ha viste e fatte di tutti i colori e non crede negli esseri soprannaturali, almeno finché Red non gli si trasforma davanti. È un tipo schietto, grezzo e dalla battuta pronta, ma il suo cuore tenero si intravede già dalla sua debolezza per la sua gatta Knievel. Il suo modo di parlare è sempre pieno di doppi sensi e adora dare soprannomi a tutti. Il suo interagire sia con Red che con altri personaggi è divertente e spassoso. Ovviamente ama la sua vita di solitudine con lavori da mercenario e non ha minimamente intenzione di innamorarsi di chicchessia, men che meno di Fido, un tenero orfanello alla Oliver Twist che incarna l’esatto opposto del maschio alfa da cui è solitamente attratto.

Destino, fato, chiamatelo come preferite, ha deciso altrimenti e Jed si ritroverà a desiderare di proteggere e tenersi vicino Red anche se sarà difficile fargli ammettere i propri sentimenti.
Una storia molto scorrevole, divertente, ma con quel pizzico di suspance che la rende ancor più godibile. Un ottimo inizio per questa nuova serie di casa Dreamspinner Press.



Quindi posso chiamarti Fido?”Ed eccola lì, la seconda risata che sentiva da Redford quel giorno. Non era come quella della gente normale. Era incerta, poco più di un’esalazione d’aria.Era perfetta

“I lupi mannari e tutte quelle stronzate hanno una brutta reputazione. Voglio dire, ne ho vista di roba, caro il mio professorino. Non hai idea di quanta malvagità vada a zonzo per il mondo, con un aspetto rispettabile quanto il mio e il tuo. Vera malvagità, d’accordo, non quelle stronzate carine che fanno vedere nei film. E penso che se fossi un lupo mannaro, o che ne so, un troll o chissà cosa, a chi fregherebbe niente? Non vorrebbe dire nulla. Queste storie parlano solo dei cattivi e cercano dei capri espiatori ovvi, mentre nella realtà i malvagi non hanno le zanne. Hanno carte di credito e vestiti”



“Cos’è successo? Dov’è la museruola?”Sentì sulla pelle il sorriso di Jed che si allargava, probabilmente non era ancora del tutto sveglio. “Ti sei trasformato in un lupo gigante, pelosissimo. Ho usato tutto quello che ricordavo da Discovery Channel per prendere il controllo. Sembravi un po’ frustrato, ma per la maggior parte del tempo mi hai seguito scodinzolando. Ti ho tolto la museruola così da poterti dare degli avanzi, e non mi hai strappato via la faccia o roba simile. Ok, e Knievel ti ha dato delle occhiatacce fino a farti tremare.” Jed rise piano, accarezzandogli lo stomaco. “Adesso sei la sgualdrina della mia gatta.”


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