mercoledì 1 giugno 2016

THE WALL OF WINNIPEG AND ME by Mariana Zapata


Vanessa Mazur sa che sta facendo la cosa giusta. Non dovrebbe sentirsi in colpa per essersi licenziata. Fare l’assistente/governante/fata madrina del difensore più bravo della NFO doveva essere soltanto un lavoro temporaneo. Ha in serbo un piano per il suo futuro, che non include lavare biancheria extralarge, più a lungo del necessario.
Ma quando Aiden Graves si presenta alla sua porta, chiedendole di tornare, Vanessa rimane scioccata. Per due anni, l’uomo conosciuto come “The Wall of Winnipeg” non ha mai trovato in sé le forze per dirle buongiorno la mattina, o per farle gli auguri il giorno del suo compleanno. Adesso? 
Viene a chiederle l’impensabile.
E cosa si deve dire all’uomo che è abituato ad avere tutto ciò che vuole?
Aiden Graves è conosciuto con il soprannome di The Wall, il Muro. Non solo perché è uno dei difensori più bravi della NFL, ma anche perché è, letteralmente, un muro: fatto di soli muscoli, e con un livello di sensibilità più o meno identico. Nonostante il fisico statuario, Aiden non è il classico giocatore di football, di cui tutte noi, almeno una volta, abbiamo letto, (quello troppo arrogante per essere vero, e anche un po’ man-slut), no, no: Aiden Graves vive e respira football. Tutto ciò che non è football, o relativo al football, non gli interessa.

“Have you ever lived with a girlfriend?” The scoff that came out of Aiden made me jump just because it was so unexpected. “No. […] I’ve never been in a relationship.”
“Why?”
“Because every relationship will end up one of two ways: you’ll end up breaking up, or you end up marrying the person. And I don’t like wasting my time.”

Dopo due lunghi anni vissuti alle sue dipendenze, assecondando ogni sua richiesta e anticipando ogni sua necessità, Vanessa Mazur è finalmente riuscita a mettere da parte abbastanza soldi per potersi dedicare a tempo pieno alla sua passione, ed è pronta a lasciarsi alle spalle Aiden e la sua arrogante indifferenza, per sempre.
Peccato che lui abbia ancora bisogno di lei.
Scritto interamente dal punto di vista di Vanessa, “The Wall of Winnipeg and Me”, è un capolavoro di libro. Mariana Zapata la conoscevo già, per il suo “Lingus”, uno dei libri più divertenti che abbia mai letto, ma con quest’ultima fatica ha superato qualsiasi mia aspettativa.
La storia di Aiden e Vanessa brucia piano come una candela, ma capitolo dopo capitolo diventa sempre più calda. Non è un NA come tutti gli altri, non troverete nessun insta-love o insta-lust. Pensate che nel libro c’è una sola scena di sesso! (E, che scena di sesso!). In questa storia troverete due protagonisti dal carattere molto forte, ma mai banali. Leggerete di due nemici che si trasformano, per loro stessa sorpresa, in una squadra imbattibile, prima come amici e poi come qualcosa di più di amici.(Go, Team Graves!).
Vanessa è una protagonista con gli attributi. Cresciuta in un contesto familiare complicato, ha imparato fin da piccola che la vita non ti regala mai niente. Fare l’assistente per Aiden doveva essere soltanto un lavoro temporaneo, per mettere via un po’ di soldi, ma in qualche modo è rimasta al suo fianco per due anni. Fedele come pochi.

He was lucky I had a tiny, itty, bitty crush on him; otherwise, he would have gotten the shank years ago. 

Attraverso i suoi occhi, riusciamo a vedere Aiden come l’uomo che è davvero, e non come “Il Muro” che tutti conoscono. Come se avessimo indossato un paio di occhiali con le lenti colorate, Aiden, all’improvviso, non è più un mostro menefreghista, ma un semplice ragazzo che mette l’anima e il cuore in quello che fa. E che, quando sorride, ti lascia per qualche secondo senza fiato.
Il suo passato, come quello della stessa Vanessa, è fondamentale al fine di capire cosa li rende così ostinati, e cosa li unisce come due vere anime gemelle.

Il libro inizia lentamente, questo è, forse, uno dei pochi difetti che presenta, ma non abbiate fretta e godetevi il viaggio. Non ve ne pentirete!

“I'm starting to understand that you can always make time for the things that matter.”

Mariana Zapata began writing love stories soon after she learned how to spell. She probably shouldn't admit that she started sneaking romance novels from her aunt's bookshelves way before she was old enough to even understand what it meant when a man flipped up a woman's skirt. 
(Don't tell her mom.) Luckily, she learned to love the process of two people falling in love instead of all the other juicy stuff.
Mariana is a native Texan living in a small town in Colorado with her husband and two beloved (and emotionally manipulative) Great Danes, Dorian and Kaiser. When she's not pretending to write, she's reading. You can usually find her burning somewhat edible experiments in the kitchen or cracking jokes at the expense of her family members.


Nessun commento:

Posta un commento