venerdì 6 maggio 2016

Giornata d'Autore : MARIKA VANGONE



Helien, principessa di Dnal, ha da poco raggiunto i vent'anni terrestri. Ha lunghi capelli viola scuro, molto ribelli, che tenta spesso di domare e occhi castani molto profondi. 
La parola Helien deriva da Ien Hel che significa ”la nostra rinascita”. Helien infatti sarà la guardiana del destino di tutta Heimar. La nuova rinascita delle Cinque Terre. 
Cinque terre divise da secoli di lotte e conquiste che mai nessuno ha saputo riunire sotto una sola corona. 
Helien non è solo una principessa, ma anche la discendente diretta della prima ragazza nata nel suo regno che delle sue terre portava il nome: Dnal. A causa di questa discendenza di sangue, la giovane Helien è vittima di una maledizione: ogni volta che la luce sfiora la sua pelle ella diviene una sorta di ninfa dell'acqua. 

Tra un grande amore e un principe vendicativo; tra castelli e lande gelate; con l'aiuto di un'apprendista stregone e una bambola capace di muoversi la principessa si circonderà dell'unica cosa di cui ha davvero bisogno: Affetto. Finalmente riuscirà ad accettare l'altra parte di se stessa e a iniziare una lotta per difendere la sua terra e la persona che ama.






Queste sono le terre che visiteremo durante questo viaggio, che durerà quanto vorrete e potrà finire quando voi deciderete di non ascoltare più la mia voce e di tornare alla vostra realtà. 
Ora chiudete gli occhi, non per davvero sia chiaro, è solo un modo per chiedervi di rilassarvi. Immaginate di alzarvi, di camminare verso una porta chiusa che ha il color delle querce di Dnal. Camminate lentamente, sentite ad ogni passo la realtà che si allontana, il corpo che si fa più leggero … Lasciate tutti i rumori alle spalle e dimenticate tutti i problemi. Ci siete solo voi e una porta da aprire proprio davanti ai vostri occhi. Siete arrivati, respirate profondamente e allungate la mano davanti a voi. Sentite il pomello freddo a contatto con la vostra pelle … aprite la porta, chiudete gli occhi e gettatevi nell'infinito. 
Benvenuti ad Heimar. 



La vallata dei Monti Eterni riverberava del dolce suono dell'acqua che scorre. Era il periodo più caldo dell'anno, quando anche la neve degli immensi ghiacciai si scioglieva lentamente ridando vita ai poderosi fiumi di Freyl che scorrevano senza sosta fino al mare dell'Est. L'aria era tersa, gli uccelli cantavano, e tutto sembrava assopito in un calmo pomeriggio … All'improvviso però, un urlo soffocato squarciò l'aria, e un rumore furtivo, come di una fuga veloce, echeggiò tra le fronde. Una ragazza, nella tenera età dell'adolescenza, correva a piedi scalzi lungo sentieri a lei sconosciuti. I lunghi capelli azzurri ondeggiavano scompigliati, e l'abito, un tempo sfarzoso, si adornava ora di foglie secche e rametti. Una gemma, pallida come la neve, era incastonata nella tiara d'argento posta sulla testa della giovane e mandava, di tanto in tanto, riflessi luminosi. Dietro di lei dei forti rumori di passi pesanti la inseguivano, accompagnati dai latrati di bestie feroci. La ragazza non si perse d'animo e continuò a correre, sopportando il dolore dei piedi feriti e delle braccia segnate dai rovi.





Il Bardo si interruppe di nuovo, e la bimba gli fece il broncio.
-Hey!- gli disse, imitando con un tono comico la voce squillante dell'uomo- Che capitolo? Che vecchia? Che succede??? – disse puntellando con una matita l’uomo.
La risposta del Bardo fu fingere una smorfia di dolore e riprenderla in braccio, cercando di calmarla. -Adesso dobbiamo andare avanti, perché da qui in poi nessuno sa ancora cosa accadrà ,e solo  se risalirete con me il fiume di parole che questo libro contiene potremmo scoprire cosa ha in serbo il futuro o forse il passato, per Helien, Turelyo e Zyren...


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