mercoledì 13 aprile 2016

IT'S ONLY LOVE di Mattia Bragadini


pagine 74 - euro 9,99

Promozione e distribuzione Edigita - Editoria Digitale Italiana

In copertina foto di Chiara Alice, vincitrice del contest ThePink Side of... Love di Pink Magazine Italia in collaborazione con Compagnia editoriale Aliberti.
Progetto grafico di Luigileone Avallone SEGNO. Creative Studio Lab

Marco è una giovane promessa del basket italiano con il mito di Kobe Bryant; Julia è una splendida teenager di sangue misto, calda come il suo Messico. Los Angeles li ha fatti incontrare, Milano li ha fatti innamorare. Dopo essere persi e ritrovati più volte si preparano a vivere la loro prima notte di passione, ripercorrendo le tappe della loro incredibile storia.


È la più bella intro di sempre.
Almeno lo è per Julia.
Di certo la più sensuale.
Da quando ha scoperto tra i CD di sua madre,
nascosto tra Celia Cruz e Carlos Santana, questo
vecchissimo album dei Simply Red la ascolta
decine di volte al giorno e ogni volta risente lo
stesso brivido in quei due o tre passaggi chiave: la
tromba con la sordina che delinea la prima
melodia, una volta, due volte. Poi il crescendo che
porta all’ingresso della batteria, e infine le
punteggiature di chitarra e i primi cori. Un minuto
e quindici secondi di introduzione, proprio come
una lunga serie di preliminari. Il basso slappato
come un bacio avvolgente e profondo, quel riff di
chitarra funky che scivola sulla pelle come dita
delicate ma decise, i piatti che si avvicinano e si
sfiorano.

Apri il cuore e la mente e la musica dei Simply Red ti avvolge e accarezza come una piuma portata dal vento. La melodia ti accompagna mentre ti immergi tra le pagine di questo romanzo breve di Mattia Bragadini. L’amore romantico, quello dolce e delicato della gioventù, per una volta narrato dalla penna di un uomo. Bellissima la descrizione del sound che introduce il libro e che ho voluto usare per aprire questa recensione.

Julia ha 16 anni ed è figlia unica di una famiglia benestante. Nonostante la giovane età, rappresenta la parte pratica e propositiva della  giovane coppia protagonista di questo romanzo.  Un corpo scolpito, da donna ormai già adulta e un cervello, una volta tanto funzionante, fanno di lei una ragazza perfetta. Seppur così giovane, sa già quello che vuole e come lo vuole, non si tira indietro di fronte all'amore, anzi lo affronta a viso aperto ma con responsabilità. Julia non è una ragazza di facili costumi, ma vuole vivere e cogliere il meglio di quello che la vita le offre.
Si riguarda tutta da capo a piedi è contenta della sua altezza:lo sviluppo tardivo le ha permesso di continuare a crescere fino ai quattordici anni e adesso sfiora il metro e settanta, non male per una mezza messicana, pensa con un altro sorriso.  

Marco invece è uno timido, un po' impacciato con  suoi 194 cm di altezza; nella sua vita c'è una passione che predomina su tutto: il basket, giocato e quello osannato dei Lakers e dalla loro stella più brillante: Kobe Bryant. Marco è un bravo ragazzo, un po' confuso, sogna di giocare in A1 e intanto prende la maturità, rassegnandosi poi alla facoltà scelta per lui dal padre. Non è un ribelle Marco, é un giovane di quelli che qualsiasi genitore con la testa sulle spalle vorrebbe vedere accanto alla propria figlia adolescente.  Come regalo per la maturità si concede una vacanza nella terra dei tanto amati Lakers: Los Angeles e la baia californiana. 
Marco aveva dato fondo ai suoi risparmi per potersi mantenere una settimana a Los Angeles: la colazione in albergo era inclusa, poi per mangiare si sarebbe arrangiato tra i fast food e i taco truck e qualche diner a buon mercato. Per il resto si era mobilitata la famiglia: i suoi genitori gli avevano regalato il volo, i nonni 800 euro in contanti che adesso attendevano il loro destino nella sua carta di credito prepagata; lo zio Antonio gli aveva intestato un assegno da mille euro con cui aveva prenotato l’auto a noleggio e un albergo grazioso ma sufficientemente a buon mercato nel centro della città dalle parti dello Staples Center, la tana dei suoi amati Lakers.

Gli stessi luoghi dove Julia trascorre le vacanze estive, nella villa di famiglia. Una noia mortale per lei che non si interessa per niente al mondo dei vip. Il padre americano che vive e lavora in Italia, la madre messicana, che in quei mesi passati sulle spiagge dorate di Barnard Way, ritrova le sue radici;    le lunghe giornate tutte uguali, trascorse tra la spiaggia e la casa sognando Milano Marittima, perché lì trascorrono le vacanze le sue amiche. Il giorno più bello dell’estate, per lei è quello in cui il padre torna a prenderle per riportarle a Milano. Ogni anno è così, ogni anno fino a quello del suo sedicesimo compleanno.


....le amiche di Julia morivano d’invidia nel saperla dall’altra parte dell’oceano sulle spiagge dei telefilm americani, ma lei invece moriva di invidia per il motivo opposto. Si sarebbe imbarcata la sera stessa pur di raggiungerle in qualche festa a Forte dei Marmi o Milano Marittima, pur di scappare da quella cartolina così bella e vuota che i suoi genitori le avevano disegnato intorno

È strana la vita, due giovani Milanesi si incontrano in California, si piacciono e grazie all'intraprendenza di lei, costruiscono un rapporto dolce e romantico; mano nella mano, camminando attraverso i parchi e le strade di Milano s'interrogano sul destino e, aprendosi il cuore a vicenda, posano una sull'altra le pietre del futuro.
 Ma tu ci credi nel destino?»«Non hai una domanda più facile?»«Dai, dico sul serio. Quello che è successo a noi, intendo. Quante possibilità c’erano di incontrarsi così lontano da casa, e per due volte poi. Per poi scoprire che abitiamo a quanti? Cinque? Sei chilometri di distanza? Hai mai pensato che avremmo potuto vivere altri vent’anni qua a Milano senza incontrarci mai?»«Certo che ci ho pensato.» 

Il romanzo è tutto incentrato sulla storia d’amore tra Marco e Julia e sui fatti che portano Julia a programmare nei minimi particolari la prima notte d’amore con Marco. E' bello leggere come un sentimento genuino venga coltivato piano piano: senza bruciare le tappe. Colpisce il punto di vista di Julia, che nonostante la madre messicana tradizionalista e un po' all'antica, è consapevole in modo disarmante della propria femminilità e si prodiga per rendere la loro "prima volta" un piatto perfetto da servirsi caldo.

«E dimmi, cosa hai organizzato per domani sera?»
«Pacchetto completo, Mich! »
«E cioè?» chiede Michelle leggermente allarmata.
«Una splendida cenetta messicana, una bottiglia di rosso di papà, la musica giusta, un’atmosfera romantica.» 

Interessanti anche le introspezioni di Marco, le sue paure, il senso di inadeguatezza che probabilmente colpisce ogni maschio che deve superare lo scoglio della prima volta con una ragazza. Sicuramente il fatto che il libro sia scritto da un uomo, ha la sua importanza in questo. 

«Ho paura.»
«Ma paura di che?»
«Larry, non l’ho mai fatto.»
«Oh oh oh! Abbiamo un verginello qua!»
«E dai, smettila.»

I consigli dell'amico di Marco poi sono un vero spasso:

 «E se qualcosa avete fatto, questo qualcosa mi dice che lei saprà come devi muoverti là sotto. Tu non ti preoccupare, lascia fare a lei e al tuo, al vostro istinto. E poi quando senti che non riesci più a resistere pensa a qualcosa che ti distragga.» «Cioè?»
«Ma non lo so. Pensa al funerale di qualche parente, alla formazione dei Lakers, alle statistiche di Kobe nel 2000.»


Lo stile è quello del Pov, in alternanza tra la visione di lei e quella di lui, con in aggiunta anche un passaggio tra il passato, come è nata e si è evoluta la storia ed il presente, cosa succederà? Riuscirà Julia a far sentire il timido Marco a suo agio, perchè la loro notte d'amore sia perfetta? Ma poi esiste la perfezione?


Sento dal rumore lieve del tessuto sopra la pelle che se aprissi gli occhi la vedrei mentre si sbottona la camicetta e se ne libera. Porterà il reggiseno? Sì, sì, lo porta, come no! L’ho intravisto prima tra un bottone e l’altro mentre assaggiavo quel guacamole così originale. Decido che devo aprire gli occhi, che devo guardarla, devo vedere quanto è sexy prima che sia completamente nuda.


E con questa domanda e con le note dei Simply Red che scemano in sottofondo, vi lascio alla lettura di questo romantico libro che non avrei remore a consigliare anche ad una nipote adolescente. Unica nota stonata nell'editing, che non è perfetto. Specialmente nelle parti scritte al presente, i passaggi verbali disturbano un pochino. Niente comunque che sminuisca la delicatezza del racconto. Bella e accattivante la copertina di Chiara Alice, che si è aggiudicata un concorso indetto  da Pink Magazine Italia e dalla Compagnia Editoriale Aliberti.



Mattia Bragadini nasce a Parma nel 1974 e da sempre coltiva la passione per la lettura e per la musica, esordisce alla tastiera collaborando con l’allora settimanale locale Polis per poi passare prima al quotidiano L’informazione di Parma dove si occupa di band locali emergenti e poi al sito di musica indipendente Vitaminic con cui collabora per un anno. Vive perennemente in auto sulla Via Emilia, tra Parma e Bologna passando per Reggio Emilia e Modena, e il suo vissuto è intriso di un’emilianità che avrebbe fatto felice Guccini. Formatosi al prestigioso corso di laurea in Scienze della Comunicazione dell’Università di Bologna, presieduto da Umberto Eco, Mattia ha scritto per diverso tempo soprattutto di critica musicale, che occupa la parte preponderante del suo blog. It’s only love è il suo primo racconto lungo.


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