martedì 19 aprile 2016

FOREVER di Amy Engel



Dopo una guerra nucleare senza precedenti, la popolazione degli Stati Uniti è decimata.

Un piccolo gruppo di sopravvissuti entra in conflitto per decidere quale famiglia andrà al governo del nuovo mondo. Il clan dei Westfall perde lo scontro con quello dei Lattimer. Passano cinquant’anni e la comunità è ancora in pace, ma il prezzo è alto: ogni anno un rito assicura l’equilibrio forzato tra le famiglie e così una delle figlie dei perdenti deve andare in sposa a uno dei figli di quella vincente. Quest’anno, è il mio turno.

Il mio nome è Ivy Westfall, e la mia missione è semplice: uccidere il figlio del capo dei Lattimer, Bishop, il mio promesso sposo, e restituire il potere alla mia famiglia.

Ma Bishop sembra molto scaltro oppure non è il ragazzo spietato e senza cuore che mi avevano detto. Sembra anche essere l’unica persona in questo mondo che veramente mi capisce, ma non posso sottrarmi al destino, io sono l’unica che può riportare i Westfall al potere.
E perché questo accada, Bishop deve morire per mano mia…
Un libro dalla trama accattivante che ha saputo smuovere la mia curiosità. Il mio rapporto col genere distopico è di “amore-odio”, sulla scia degli acclamatissimi Hunger Games e Divergent  che tutti hanno amato, forse, tranne me.
Siamo negli Stati Uniti del futuro, un paese che ha subito una grave guerra nucleare dalla quale in pochi sono usciti vivi, e coloro che sono sopravvissuti hanno dovuto ricominciare da capo, cercando delle strategie adatte a mantenere la pace e la stabilità, favorendo un incremento della popolazione costante anche se lento.
I Westfall sono stati i fondatori della città, ma in seguito ad uno scontro tra clan per la detenzione del potere, i Lattimer di fatto la governano.
La città è divisa in due: Westside e Eastglen, da una parte vivono gli sconfitti e dall’altra i vincitori e il loro presidente; è circondata da un recinto, oltre il quale è vietato andare, a meno che si venga condannati per qualche reato, pena l’espulsione dalla città. La vita è molto diversa da come la conosciamo noi oggi: poca elettricità, niente automobili e soprattutto, per evitare insorgenze di sorta, assenza di libero arbitrio. Vige infatti una legge secondo la quale ogni anno una ragazza (di soli sedici anni) che fa parte degli sconfitti, debba sposarsi con un ragazzo coetaneo della parte dei vincitori, in questo modo viene assicurata la pace e l’incremento della popolazione. Altro non sono che quelli che oggi noi chiamiamo matrimoni combinati, dove, attraverso una serie di test attitudinali svolti sui candidati, vengono formate le coppie compatibili.
Ed è proprio in questo triste contesto che entrano in scena i due protagonisti: Ivy Westfall, figlia del fondatore e Bishop Lattimer, figlio del presidente.
Ivy è  impulsiva, una sorta di ribelle soggiogata, ahimè, all’amore verso la propria famiglia (il padre e la sorella Callie), non ha nessuna intenzione di sposare una persona che dovrebbe odiare e che nemmeno conosce. Infatti il presidente Lattimer è ritenuto responsabile della morte della madre di Ivy e del conseguente rancore tra le due famiglie; e proprio per porre fine a questo rancore, questo odio mal celato nel corso degli anni, suo padre e la sorella hanno architettato un piano: una volta sposata con Bishop e aver ottenuto la sua totale fiducia, dovrà ucciderlo e far iniziare una rivolta che porterà, dopo aver versato altro sangue, la sua famiglia al potere. In questo modo pensa che il sistema governativo della città verrà finalmente stravolto, saranno aboliti i matrimoni combinati e la libertà dei cittadini ripristinata.
Ivy sa che Bishop, il suo promesso sposo, non può che essere d’accordo con suo padre ed essere un freddo calcolatore come lui, quindi pensa che la sua missione sarà semplice da portare a termine.
Il matrimonio viene celebrato e i due ragazzi vanno a vivere insieme nella loro nuova casa. E qui iniziano i guai. Avete capito bene.

“Bishop prende l’altra mia mano nella sua, le nostre mani sono unite nel piccolo spazio che c’è tra noi. Voglio urlare e denunciare quanto questo sia sbagliato, che non conosco questo ragazzo di fronte a me, che non ho mai avuto una conversazione con lui in tutta la mia vita. Non sa che il mio colore preferito è il viola o che mi manca mia madre di cui non ho ricordi o che sono terrorizzata.
Io sono diversa da tutte queste ragazze attorno a me perché, sposando Bishop Lattimer, non sto compiendo il mio destino. La mia missione non è renderlo felice e portare in grembo suo figlio.
La mia missione è ucciderlo”


I novelli sposi, dopo lo smarrimento iniziale, iniziano a conoscersi meglio, e allo stesso tempo anche al lettore viene concesso di conoscere meglio i protagonisti, i personaggi secondari e tutti i retroscena della storia.
Ivy è talmente sottomessa alla famiglia, all’odio che le è stato trasmesso in eredità per i Lattimer, è convinta di sapere chi ha sposato semplicemente perché le è stato descritto in un modo ed è troppo presa dalla sua missione, dalla paura di fallire e deludere le aspettative di suo padre e di sua sorella; in particolar modo ho odiato Callie e il suo sentirsi superiore alla sorella e la totale mancanza d’amore nei confronti di Ivy da parte di quelle persone che più di tutte avrebbero dovuto amarla; col passare del tempo si accorgerà che tutto ciò in cui ha creduto fino a quel momento non è degno di fiducia, verranno a galla grandi verità e soprattutto conoscerà meglio suo marito. Ci sarà una crescita notevole e un’evoluzione importante nella protagonista.

“Apprezzandolo o provando qualunque cosa per lui, compio l’atto più pericoloso di tutti, peggio dell’essere scoperta o del commettere qualche errore. Ma anche se so che questo ragazzo non deve piacermi, è già troppo tardi, ormai mi piace.
L’amore non è qualcosa su cui puoi legiferare, l’amore va oltre i grafici e le tabelle e gli interessi, l’amore è disordinato e complicato ed è un errore negare la sua casuale magia.”



Oh, Bishop! Il protagonista maschile è il personaggio che più ho amato per ovvi motivi: ci viene svelato a poco a poco ed è inevitabile non  innamorarsene. È dolce, comprensivo, paziente e onesto ed ha due brillanti occhi verdi che stendono. Scopriremo che non è per niente come Ivy credeva, ma è semplicemente meraviglioso e inizierete ad avere gli occhi a forma di cuore durante la lettura.
Come farà la nostra Ivy a mantenere fede al piano del padre, dopo che il suo cuore inizierà a battere sinceramente per il suo bel maritino? Lo scoprirete solo leggendo.
I personaggi sono caratterizzati in modo accurato. Il romanzo, narrato dal punto di vista di Ivy,  ha uno stile semplice e scorrevole, che spinge il lettore ad andare avanti a leggere alla scoperta del “dopo”; l’ho letto tutto d’un fiato e sono in agonia per la pubblicazione del seguito, anche perché il cliffhanger finale non ci voleva, voglio sapere subito cosa succede! Tra tutte le emozioni (odio,comprensione,compassione, amore, paura, istinto omicida) che mi ha suscitato la lettura di questo libro, quella che ha lasciato più strascichi è la sensazione di essere una dodicenne alla sua prima cotta.

“Penso solo che a causa di ciò che siamo … il figlio del presidente e la figlia del fondatore … è doppiamente importante che pensiamo con le nostre teste. Noi non siamo i nostri genitori, non dobbiamo per forza essere d’accordo con tutto ciò che rappresentano.”
“… Bè, ovviamente un sacco di cose sono fuori del nostro controllo … ma nessuno può controllare le persone che diventeremo, se non noi”


Una storia dal sapore agrodolce, di ricerca, di speranza e d’amore; ma il tratto importante che emerge è che noi siamo il frutto della nostra famiglia, ma NON siamo la nostra famiglia, ognuno di noi ha una propria testa per pensare e per agire di conseguenza.
Il distopico mi frega sempre, di solito trovo meraviglioso il primo libro e poi i seguiti un po’ meno accattivanti, spero che non mi succeda lo stesso con questa serie che, per il momento, promuovo a pieni voti.

La serie "The Book of Ivy," è composta da:
1. The Book of Ivy (Forever. The book of Ivy)
2. The Revolution of Ivy  




È nata in Kansas e dopo un’infanzia trascorsa tra Iran, Taiwan e diversi luoghi degli Stati Uniti si è fermata a Kansas City, nel Missouri, dove vive con il marito e due figli. Prima di dedicarsi a tempo pieno alla maternità e alla scrittura, è stata avvocato penalista. Per saperne di più, consultate il sito amyengel.net


1 commento:

  1. Questo libro mancava alla wishlist devo dire! Sembra davvero un volume avvincente, soprattutto quando un libro mi fa gli occhi a cuoricino finisco sempre per adorarlo...sono una romanticona, che ci dveo fare?
    Comunque, bella recensione, chiara soprattutto...oggi mi sa che faccio un salto in libreria!! ;)

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