mercoledì 23 marzo 2016

UN SOLO ISTANTE di Erika Castigliano


Può un solo istante cambiare la vita?
Questo è quello che è successo a Gabriele e Francesca. Cresciuti l’uno ad un passo dall’altra senza mai avvicinarsi, fino al giorno in cui il destino ha dato loro una mano. Da quel momento le loro vite si sono intrecciate inevitabilmente.
Il passato di Gabriele, però, ancora troppo invadente, porterà i due a fare delle scelte difficili. Ad allontanarsi forse per sempre. Solo il coraggio e la consapevolezza di un vero sentimento potrà scalfire un cuore spezzato, che ha smesso di credere in qualcosa di così grande come l’amore.
Francesca e Gabriele s'incontrano la prima volta che erano poco più che bambini. Più che incontrarsi si scontrano di brutto l'uno con l'altro, tipo Mirko e Licia ai tempi d'oro. Però è proprio grazie a questo che Francesca s'innamora perdutamente di lui, sperando di rincontrarlo prima o poi per caso.


Passano gli anni, passano gli amori, e i due si ritrovano per caso. Anche se sono diventati universitari, nessuno dei due ha mai dimenticato lo sguardo dell'altro, trasformando finalmente quello che per loro è sempre stato un sogno in realtà. In questa storia non troviamo un amore folle e incasinato, no, questa volta ci imbattiamo in un amore puro e semplice, fatto di piccoli gesti e di piccoli momenti che lo rendono ancora più speciale.

Purtroppo la storia finisce, Francesca è finalmente riuscita a realizzare il suo sogno più grande riuscendo ad ottenere il trasferimento per una grande casa di moda Parigina, acquisita da quella dove lei lavora a Roma. Ma è proprio durante il trasloco che i ricordi riaffiorano, dopo aver ritrovato una vecchia scatola dove aveva riposto tutto il suo passato. I bei momenti, la gioia di quel grande amore che l’ha cosi tanto delusa, la voglia di ritrovarlo ma la paura di riprenderlo accanto a sé; capire quanto la mancanza di una persona, nonostante ti abbia ferita, può essere uno rimorso oltre che un rimpianto.

L'abbandono di Gabriele, quei segreti nascosti, e Emma la più grande amica che abbia mai avuto da salutare. Tutto è così difficile ma così utile a dimenticare quello che è successo in passato, o almeno in parte.

“Ero pronto a dimostrarglielo, a dare la vita se potesse servire. Ero certo che quella donna era la donna della mia vita, la persona che mi completava, che mi conosceva meglio di chiunque altro al mondo, anche meglio di me stesso.”


Ma come si sa il destino è beffardo, e in men che non si dica Gabriele rientrerà nella vita della nostra Fra, stravolgendone completamente i piani, e facendole riscoprire quanto possa essere forte un grande amore.


La cosa che mi ha colpita di più di questo romanzo è la dolcezza e la semplicità con cui viene raccontata la storia di Gabriele e Francesca. Si incontrano da piccolini, si amano da quasi adulti, si lasciano e si ritrovano completamente grandi, e innamorati ancora più di prima.

La scrittrice ci porta a fare un viaggio tra i ricordi dei nostri protagonisti, pur non tralasciando i dettagli della loro vita presente, che si incastrano perfettamente con la loro vita passata, facendoci vivere in un costante vortice di emozioni. Al momento la mia curiosità di leggerne un seguito è tanta, soprattutto per sapere che fine ha fatto la nostra Fra dopo il trasferimento a Parigi e se l’amore anche questa volta riesce a vincere su tutto.



Sono una ragazza ancora vecchio stampo di una generazione dei primi anni '80. Nata, cresciuta e vissuta a Roma. La mia vita è stata un susseguirsi di salite e poche discese, ma non per questo mi sono privata di sorridere anche quando era la cosa più difficile da fare. Fin da piccola, spesso mi ritrovavo nella mia stanza a leggere libri su libri, spaziare con la fantasia cercando di uscire dalla realtà. Durante il liceo ho cominciato a studiare molto e non avevo più tempo per la mia passione. La breve pausa di riflessione mi ha portato a capire quanto mi mancasse l'odore della carta stampata, non è stato facile riaprire il mio cuore a distanza di anni, ma è servita sicuramente a darmi la spinta per riprendere le mie passioni tra le mani. Così ho ricominciato a leggere. “L'alchimista” di Coelho è stato un ponte per divorarmi altri milioni di libri, fino al punto di volerne scrivere uno anche io. Mi sono messa in gioco. Volevo vedere se ne fossi capace, avevo il cuore pieno di emozioni e sapevo di poterlo fare. Non credevo di potermi riuscire ad emozionare, e spesso ad arrabbiarmi, creando qualcosa che avevo nell'anima.


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