martedì 26 gennaio 2016

TUTTA LA VERITA’ SU ALICE di Jennifer Mathieu






Vincitore del premio Teen Choice Debut Author

Tutti sanno che Alice è andata a letto con due ragazzi a una festa. E quando Brandon Fitzsimmons – il quarterback della scuola, bello e famoso – muore in un incidente d’auto, viene fuori che si stava mandando messaggi piccanti con Alice. A scuola già si diceva che Alice fosse una ragazza facile, una poco di buono, e il bagno delle ragazze è costellato di insulti anonimi a lettere cubitali: «Ha abortito lo scorso semestre», «è disposta a fare di tutto per le risposte dell’esame di matematica». Così, dopo la morte di Brandon, la macchina del fango impazzisce. Ma la vita di Alice è davvero nota a tutti? Oppure molti proiettano su di lei i loro più torbidi segreti? Qual è la verità? Solo lei può saperla…
Jennifer Mathieu riesce a raccontare con dissacrante realismo la vita di un’adolescente che si affaccia alla vita adulta. È proprio vero che dei ragazzi non sappiamo niente…



ATTENZIONE: Possibili spoiler involontari!!!!

Eccomi pronta a dare il mio parere su questo libro che, come al solito, mi ha colpita per la copertina.
Siamo a Healy, una città piccolissima, dove tutti si conoscono e tutti sanno tutto di tutti.
La storia di Alice ci viene raccontata attraverso un molteplice punto di vista, ogni capitolo infatti è affidato al racconto in prima persona di 4 diversi personaggi ( Kurt, Josh, Elaine, Kelsie ) che ci da una visione della storia a 360 gradi, osservando da una prospettiva diversa di volta in volta e analizzando il ruolo che ciascuno di essi ha avuto nello svolgimento dei fatti. I molteplici punti di vista danno una perfetta descrizione introspettiva dei personaggi, ci raccontano il loro modo di essere, ci permettono di comprendere le motivazioni che li animano all'interno delle vicende. Conosciamo Alice solo nell'ultimo capitolo, perché sarà lei a raccontarci l'epilogo.


“Sapete, vero, che c’è un intero mondo che esiste solo per gli adolescenti e gli adulti non sanno mai cosa vi accade? Credo che anche gli adulti siano consapevoli di questo fenomeno. Anche loro si rendono conto che non sanno cosa significhi una determinata parola o perché un certo spettacolo sia popolare…”

Vi presento brevemente i narratori della storia:
Kurt è il classico ragazzo considerato "diverso", quello che una volta veniva chiamato "secchione",  ha un QI elevato, una  propensione assente per i rapporti sociali, è un lettore, un solitario, il cosiddetto "sfigato" che nessuno osa avvicinare, almeno in pubblico.

Josh  è il ragazzo popolare, bellissimo, giocatore di football  nella squadra della scuola, abituato ad essere al centro dell'attenzione, così come Elaine, la ragazza più popolare, che ha la fissa del peso a causa di sua madre che la trascina con sé alle riunioni weight watchers. 

Poi c’è Kelsie, figlia di una madre estremamente religiosa, con un passato da sfigata che è riuscita a riscattare trasferendosi alla Healy High, entrando a far parte del gruppo d’ élite con tutte le intenzioni di restarci, a costo di tradire e perdere la sua migliore amica. 

Infine c è lei, Alice, vittima inconsapevole e protagonista dei racconti degli altri coetanei. E’ una bellissima ragazza, veste alla moda ed è popolare. Ma quando le voci sul suo conto diventano un coro, inizia ad indossare felpe larghe e scure,  come se ne potesse essere inghiottita e in questo modo potesse scomparire.  Si vocifera infatti che Alice, durante una festa, abbia fatto sesso con due ragazzi, e che in seguito abbia causato la morte di uno dei due per avergli mandato dei messaggi piccanti mentre era alla guida. Sulla trama non racconto altro perché il rischio di commettere spoiler è altissimo..

È un libro piuttosto breve, scorrevole; lo stile è molto giovanile, utilizza termini ed espressioni in gergo e parolacce, proprio perché le voci narranti sono teenagers. Un romanzo piacevole, che ho letto tutto d'un fiato, in attesa di un finale che avevo immaginato diverso, ma che mi ha sorpresa per il bellissimo messaggio.

Questa è una storia reale, uno spaccato di vita che non è difficile riscontrare oggigiorno. Mi sono ritrovata a leggere con accanimento, mi sono arrabbiata con diversi personaggi che avrei voluto prendere a sberle, e un senso di inquietudine crescente si è impossessato di me fino all'ultimo capitolo. Il tema principale è il bullismo, che non è per forza una violenza inflitta e subita a livello fisico, ma anche e soprattutto a livello psicologico. Si sa, i lividi passano, i traumi restano.

Durante la lettura ho trovato, mio malgrado,delle analogie con ciò che ho sentito al notiziario in diverse occasioni. La storia si basa su delle voci che sono state messe in circolazione per gioco, senza prima assicurarsi della veridicità delle stesse, che sono state alimentate da altri pettegolezzi e hanno portato la nostra protagonista ad essere emarginata, additata come un mostro, una prostituta e un'assassina.



“..ma penso che tutti avessero bisogno di qualcosa che li facesse sentire , non so… come se fossimo tutti sulla stessa barca.Cosi prendemmo di mira Alice Franklin. Una nullità, una troia, un’assassina.”
“Strano come le persone possano semplicemente andare fuori controllo a volte.”

Quanto male possono fare le parole? E Soprattutto fino a dove può arrivare la cattiveria delle persone? Interessante è stato apprendere, attraverso le parole dei diversi personaggi, le motivazioni che li hanno spinti a dare il via e a fomentare le voci: invidia, senso di colpa, paura di essere esclusi dal gruppo, vendetta, o più semplicemente noia.  Spesso si ha la necessità di fare gruppo, l’adolescenza è un periodo molto delicato in cui i ragazzi sono alla ricerca di sé, è un momento di passaggio in cui si forma il carattere, si fanno le prime scoperte, e dove anche se non  è richiesto, serve una guida presente, costante e non invadente. 
Credo che questo libro sia un manifesto poco rassicurante della realtà di oggi, una realtà con la quale gli adolescenti devono confrontarsi ogni giorno, in veste di carnefice o di vittima. Il bullismo è sempre esistito, ma a mio parere ultimamente si stanno raggiungendo livelli a cui non si era mai giunti in precedenza. Una volta che il procedimento ha inizio, forse la cosa più difficile è arrestarlo.Viviamo davvero in un mondo dove non c'è più rispetto per il prossimo e per se stessi? I valori non hanno più importanza? Insomma, è un libro che mi ha fatto molto riflettere e potrei star qui a sproloquiare per ore. Per questo motivo lo promuovo a pieni voti. 

Un libro in apparenza semplice, ma che in realtà ti resta dentro per diverso tempo. Una lettura adatta a tutte le età, ma soprattutto rivolta ai giovanissimi, per sensibilizzarli e farli riflettere su un argomento che li riguarda da vicino, dei quali mi piacerebbe proprio conoscere il parere in merito. E allo stesso tempo rivolta agli adulti, magari proprio ai genitori di ragazzi adolescenti.


“..ma voglio dire che c’è una cosa che ho imparato sulle persone: non diventano così meschine e cattive da un giorno all’altro. Non è nella natura umana. Però se dai alle persone abbastanza tempo, alla fine faranno le cose più dolorose del mondo.”

Il finale, come accennato prima, si è rivelato diverso da come lo aspettavo, e racchiude in sé un messaggio molto forte: per quanto la gente possa essere cattiva, trova sempre il coraggio e la dignità per affrontarla a testa alta. Anche se pensi di essere solo, in realtà non lo sei, c’è sempre qualcuno che può esserti d’aiuto.




Giornalista e insegnante di inglese, vive in Texas con il marito e il figlio.Tutta la verità su Alice è il suo romanzo d’esordio, con cui ha vinto il Teen Choice Debut Author Award. Per maggiori informazioni, visitate il suo sito www.jennifermathieu.com.



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