giovedì 3 dicembre 2015

DOPPIO RITRATTO di Cinzia Giorgio


Chiara Santiluti riceve l’incarico di restaurare una tela di Raffaello Sanzio: si tratta del Doppio Ritratto, conservato al Musée du Louvre di Parigi. Il dipinto ha segnato una svolta nella vita di Raffaello: i documenti in possesso della famiglia di Chiara ne attestano l’importanza. Nonostante lei cerchi di liberarsi di quel pesante fardello che la collega indissolubilmente a Raffaello Sanzio, Chiara si ritrova sempre più coinvolta. In uno specchio continuo tra il passato e il presente, ripercorre a ritroso la vita del Sanzio dalla sua morte all’incontro con il suo grande amore: Margherita Luti, detta la Fornarina. Al di là delle previsioni Chiara a Parigi conosce un giovane artista italiano e vede cadere tutte le sue certezze. L’arrivo di una notizia inaspettata sconvolgerà i suoi piani per sempre.
Eccomi qui per recensire un romanzo storico-moderno.

Dovrei trovare le parole giuste, ma davvero questo romanzo mi ha colpito il cuore.
Raffaello Sanzio e Margherita Luti? Quanti conoscono la storia **vera**  di questo grande pittore e la sua musa ispiratrice? La sua Fornarina che nasconde nel dipinto un rubino regalatogli da Sanzio il giorno del loro matrimonio?


Per la prima volta ho dovuto accompagnare la lettura del libro con delle ricerche. Per capire e comprendere. Ho visitato siti con le spiegazioni dei dipinti citati in questo romanzo, ho cercato di scovare il rubino e ho letto la definizione che viene data di Margherita, l'amante di Raffaello.
Anche nelle ricerche, quelle più semplici di Google, c'è una piccola nota dove viene riportato **si pensa che i due abbiano contratto matrimonio prima del decesso del famoso pittore e che Margherita Luti si sia chiusa in convento fino alla fine dei suoi giorni**.

Ed è proprio di questo che parla l'autrice Cinzia Giorgio; ha unito fatti conosciuti da tutti, con sue ricerche personali e ne ha scritto un capolavoro. Oltre la storia di Raffaello e Margherita direttamente dal passato, leggeremo la storia di Chiara, sua erede diretta, la quale conoscerà un uomo a Parigi che le sconvolgerà la vita.

Un parallelismo bellissimo, l'amore combattuto di Sanzio e Luti, e l'amore di Chiara e Niccolò. Due periodi storici diversi ma allo stesso tempo complicati. E sullo sfondo il Doppio Ritratto per ogni generazione, a dimostrare che le persone muoiono ma l'arte resta.
Non so come descrivere la sensazione di smarrimento quando percorrendo la storia del Sanzio ho vissuto la sua morte e la pena di Margherita, quale dolore estremo deve aver provato una donna per chiudersi in convento ad una così giovane età.
Mi sono commossa ed emozionata, ma soprattutto ha stimolato la mia mente incuriosendomi su un passato a me sconosciuto. Dipinti come la Velata o la Trasfigurazione del Cristo con una storia da raccontare.

I giovani dovrebbero leggere l'Italia attraverso questi generi di romanzo.
Un romanzo elegante che segna il cuore. Un romanzo semplicemente perfetto.


Cinzia Giorgio è dottore di ricerca in Letterature comparate, con specializzazione in Women’s studies e in Storia dell’arte. Scrive recensioni, saggi e romanzi; organizza i salotti letterari dell’Associazione di studi umanistici Leussô di Roma e insegna Storia delle donne all’Uni.Spe.D. Ha anche un sito internet: www.cinziagiorgio.com.
In YouFeel ha pubblicato la miniserie “Le ragazze di Jane Austen”: “Prime catastrofiche impressioni”, “Cosa farebbe Jane?”, “Il bello della diretta” e “L’amore è una formula matematica”.




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