venerdì 13 novembre 2015

TORNA CON ME / RESTA CON ME di Charlotte Lays - recensione con intervista



TORNA CON ME - Gli artigli della pantera #1

Genere: Erotico

Editore: Damster

Pubblicato il 18/01/2015



Alice è ricca, bella e indipendente. Fa un lavoro di solito associato agli uomini e a forza di sgomitare nel loro mondo si è forgiata il carattere e la determinazione di una pantera. Il suo primo fidanzato ha provato a domarla, ma si è ritrovato le valige sul pianerottolo di casa senza che lei abbia durato la fatica di librarsi in volo per attaccarlo alla giugulare. Non ne valeva la pena. Da allora Alice ha cominciato a usare gli uomini come Kleenex per qualche ora in una camera di albergo o a giro per l'America durante le sue trasferte per le gare del campionato di auto GT. La sua passione è il suo lavoro. Per questo ringrazia ogni giorno suo padre e lotta strenuamente con la madre e la sorella, perennemente contrarie ai suoi motori rombanti. La sua vita è perfettamente sotto controllo quando una mattina di maggio un adone biondo impertinente entra nella sua officina e la manda sottosopra. David riuscirà a tirarle fuori la sua vena romantica, che Alice aveva tanto faticato a nascondere dietro un'armatura di acciaio. Le farà esplorare una nuova libido che neanche lei pensava di avere, ma soprattutto rimane vivo e assolutamente indifferente ai suoi attacchi fulminei alla sua giugulare. "Mi mandi in pappa il cervello!" gli urla spesso. Proprio perché lui è l'unico che abbia davvero capito quanto la pantera che è in lei debba rimanere selvaggia e il fatto che lui la assecondi invece di tentare di domarla è una cosa talmente nuova da renderlo ai suoi occhi completamente imprevedibile. La sua totale mancanza di razionalità di fronte a quest'uomo la intontisce a tal punto da non accorgersi dell'inganno che è stato tramato alle spalle sue e di sua sorella. Sono tradite dai loro uomini, ma Alice ha un modo tutto proprio di leccarsi le ferite: tira fuori gli artigli. Lo farà per tutto il romanzo, senza nessuna esitazione, perché a lei piace sentire solo l'adrenalina che le pompa nelle vene, ma alla fine il suo carattere forte farà arrabbiare qualcuno e dovrà tirare fuori gli artigli solo per rimanere attaccata alla vita.


RESTA CON ME - La pantera lucente #2



Genere: Erotico



Editore: Damster



Pubblicato il 14/02/2015


L'amore di Alice e David è forte, potente. Si appartengono. Lei sente la sua voce e cerca i suoi occhi verde acqua nel bianco che l'avvolge durante il coma. Lui riesce a farla tornare, ma qualcuno trama nell'ombra e si trova costretto a domarla. Alice però è una pantera e, come tutti gli animali selvaggi, non può vivere rinchiusa o legata con delle catene che non ha deciso lei stessa di mettere. Il secondo capitolo della storia tra Alice e David è pervaso della sofferenza dei loro cuori infranti a causa di forze maggiori. Il dolore e la vita sono i due elementi fondamentali che contraddistinguono tutto il romanzo e proprio la nostra pantera decide di salvare entrambe, ma le ferite conseguenti al suo attacco questa volta sono talmente profonde che neppure David è pienamente convinto di riuscire a richiuderle. David non può vivere senza la sua pantera lucente che illumina il suo mondo oscuro, potrà invece lei perdonarlo un'altra volta?


Quale cosa potrebbe funzionare di più in un libro che arrivare dopo poche pagine a innamorarsi già della protagonista?



Alice è tutto meno che la classica donna da romanzo erotico, non rincorre nessuno ma nemmeno gioca a fare la dominatrice, è una donna come potrebbe essere quella che ti sta seduta vicino in metropolitana o quella che incontri quando vai a fare la spesa. Una femmina, come la parola suggerisce, a cui interessa il suo aspetto fisico tanto quanto coltivare le sue passioni tipicamente mascoline. 

Alice, infatti, gestisce insieme alla sorella un'officina, eredità dall'adorato compianto padre, in cui ripara auto che probabilmente farebbero girare la testa a milioni di uomini ma che per tantissime donne non sono altro che veloci mezzi di trasporto. 

Una protagonista quasi di fantascienza, voi direte.... e invece no, perché quando sembra che Alice sia stata creata apposta dall'autrice per essere diversa dalle altre protagoniste femminili, dopo poche pagine non si può fare altro che ricredersi; Alice non è il contro cliché, ma ha milioni di sfaccettature che la rendono speciale. 






Unite a tutto questo una seconda metà della mela bellissima, a dir poco, quasi perfetta; biondo, alto, con occhi che scavano dentro e mani che promettono meraviglie. 

Ma David non solo è un personaggio maschile attraente e da batticuore, ma ha tratti della personalità che stupiscono per la giusta proporzione fra dolce e amaro.
Dal primo momento in cui David fa la sua comparsa nell'officina di Alice, anche lei capisce di essere fregata. Non è un rapporto semplice e non lo diverrà nemmeno alla fine del primo libro, ma non è quello che ci si aspetta da due personaggi del genere, giusto? 
Il loro testa a testa sembra una danza erotica, un tango in cui non si capisce chi dei due stia portando, battute piccate, volontà di avere l'ultima parola e last but not least... incontri bollenti.

David nasconde un segreto che cambia le carte in tavola ed è proprio a causa di quel segreto che Alice sarà costretta a prendere una decisione, decisione che noi personalmente amiamo come lettori ma che per lei è l'inizio di un percorso ancor più difficile. 
Ed ecco che la Lays ci introduce in un mondo fantastico, fatto di ruote e motori, di competizione, tenacia e sacrificio.
Chi l'ha detto che solo gli uomini possono appassionarsi a questo sport? Provate a leggere questi due romanzi e poi ne riparliamo... amerete la velocità e vi verrà voglia di essere nei box con la vostra bandierina col fiocco rosa.
E non aspettatevi nulla di meno dal secondo romanzo, saranno tempi ancor più duri per i nostri carboni ardenti Alice e David!

"Mi hai ferito, David. Così nel profondo che anche io mi chiedo come cavolo hai fatto ad arrivarci."


Ho divorato entrambi i romanzi in pochissimo tempo; la trama è semplice ma ben elaborata, la costruzione dei personaggi è precisa.
La colonna sonora che l'autrice regala per ogni momento importante dei suoi romanzi contribuisce ancor di più al disegnare con precisione lo scenario di questa storia.
Thinkin out loud mi è rimasta impressa per giorni interi!
I momenti bui della coppia ti trascinano e ti coinvolgono come se i protagonisti fossero persone realmente esistenti e conosciute.

Buffo, no? Rischio la vita ogni volta che sono a 300 all'ora, ma non ho paura. L'auto è pienamente sotto il mio controllo. Tu e l'amore che provo per te non lo siete.

Le scene erotiche non sono grottesche o ridicole ma seguono una perfetta linea e la suspense si trova al punto giusto e al momento giusto, e per quanto l'autrice dichiari di essere ancora alle prime armi, io trovo che il suo lavoro sia stato davvero ben fatto, al punto che le ho chiesto di poterla intervistare brevemente per scoprire qualcosa in più sulla donna che ha saputo dar vita ad un personaggio così incredibile che da gas alla sua auto da corsa col piede fasciato in un sandalo altissimo e le unghie laccate. Fra l'altro è la prima volta che mi imbatto in una trama che comprenda i circuiti automobilistici e il mondo dei motori a livello professionale, per cui la mia curiosità è stata massima.















1) In "Torna con me" il mondo dei circuiti delle auto sportive è raccontato nel dettaglio, riferimenti tecnici delle singole automobili, descrizione precisa dei percorsi e "mosse" caratteristiche degli abitanti di questo mondo. È una tua reale passione o solo un argomento sul quale ti sei documentata per la stesura del romanzo? 


R. Ho avuto una forte passione per le auto quando ero neopatentata. Uno dei miei fratelli era fissato con la sicurezza stradale e mi costrinse a fare dei corsi di guida sicura in pista. Io sono toscana, il circuito del Mugello è a 40 minuti da casa mia; era una botta di adrenalina in vena guidare su quella pista. Contropendenze, salite, discese e un rettilineo da paura! Quindi, se non si fosse capito... Sì, mi piacciono parecchio le auto! Emoticon grin 

Per Alice chiaramente ho dovuto studiare parecchio, la tecnologia si è evoluta anche nelle auto, adesso sono delle vere e proprie astronavi su quattro ruote. VOLUTAMENTE ho lasciato alcune delle caratteristiche che c'erano sulle auto GT, ma solo perché mi creavano più spessore al personaggio. I circuiti su cui l'ho fatta gareggiare portano nomi veri, oggi con Google Earth si riesce a essere precisi anche senza essere stati fisicamente in un posto; l'unica cosa che ho variato è il tipo di gara. Mi spiego: non tutti sanno che ci sono alcuni circuiti usati per un tipo di campionato più che per un altro (non è detto che un circuito di Moto GP, vada bene per un Gran Premio GT). Quando il personaggio di Alice cominciò a delinearsi nella mia mente, contattai una pilota italiana. È una ragazza gajarda che tiene alta la nostra bandiera in tutto il mondo, il problema è che ha l'agente e quando le mandai l'e-mail, fu lei a rispondere al posto della diretta interessata.
Mi fu detto che M. era disponibile, ma per "cose serie", non certo per romanzi come il mio. Bussai timidamente ad altre porte, senza mai avere risposta.
Mi scuso con tutte le pilote professioniste, se troveranno delle imperfezioni tecniche, vi giuro che io avevo chiesto aiuto, ma la porta mi è stata chiusa in faccia.



2) Alice, la protagonista femminile, ha una doppia personalità: da una parte il suo trovarsi al centro di un universo prettamente maschile, che la rende ancora più competitiva, dall'altra il suo perseguire la vena femminile e cacciatrice che è dentro di lei e che non pensa nemmeno a mettere a tacere nonostante la vita che ha deciso di intraprendere. Hai semplicemente voluto creare un personaggio che non seguisse i cliché oppure Alice rappresenta il modo in cui la donna dovrebbe essere a tuo parere?


R. Io.Odio. I. Compartimenti. Stagni. Quindi non vedo proprio perché una donna che decide di portare avanti un mestiere solitamente associato agli uomini debba perdere la sua femminilità. Io faccio l'orto, uso il decespugliatore e raccolgo le olive. Mi sento semplicemente una Heidi moderna che la mattina calza i suoi zoccoli in legno e quando esce si mette il tacco 12. Il mio smalto permanente è laccato e al suo posto, basta usare i guanti in cuoio!



3) Se avessi la fortuna di vedere il tuo romanzo diventare un film, quali attori vorresti ad interpretare i tuoi personaggi?


R. Alice è sempre stata Eva Mendez per me e David è Mattew Maconaughey Emoticon heart





4) Parlaci delle tue autrici preferite, quelle che hai amato prima di diventare una scrittrice e quelle che hai imparato ad apprezzare dopo essere uscita. 



R: Le mie regine rimangono Jodie Ellen Malpas ed Emma Chase. La seconda per aver "partorito" Drew (devo ancora amare un personaggio maschile quanto lui). La Malpas l'ho adorata per la trilogia This Man e se già non le mancava nulla, ne ho apprezzato la crescita stilistica e linguistica in One Night. La novella che ha poi scritto per la ricerca del cancro femminile è una chicca vera e propria. Mi piace far sorridere le persone che mi leggono e queste due autrici hanno un'ironia marcata che si amalgama perfettamente nella storia.




5) Se avessi la possibilità di cambiare il finale di uno dei tuoi romanzi, lo faresti? E se la risposta fosse "sì", quale sarebbe il libro? 


R. No, Veronica, non lo cambierei. Ti premetto che io sono molto critica con me stessa, ho un carattere aperto e mi piace scherzare, molte volte la mia esuberanza viene scambiata per boria, in realtà se c'è una persona che non si prende sul serio, quella sono io. Quindi... non cambierei niente della sostanza dei miei romanzi, mi piacerebbe solo aver avuto anche per il primo l'esperienza che ho adesso (anche se ho TANTO da imparare) e mi rammarico di essere entrata in questo mondo all'improvviso e senza nessun bagaglio tecnico. A Tim e Allegra avrei reso meglio giustizia!



6) Come nascono i titoli dei tuoi libri? Li scegli durante la stesura, alla fine o è il punto da cui inizi a scrivere le tue storie?

R. Titoli e sinossi sono il mio incubo. Generalmente comincio a pensarci da metà della stesura in poi. Ammetto che non li ho mai partoriti prima della scritta FINE! Dopo di che sono andata a ritroso per inserirlo a dovere nel testo e dargli un senso. Se non si fosse capito, adoro i sottotitoli!



7) Scegli tre aggettivi per descrivere il tuo stile. 

R. Ironico, Sensuale, Romantico.  



8) Progetti futuri?

R. Sono in attesa di una risposta da una CE per un romanzo breve; in dicembre uscirà con il mio nome vero la storia di una famiglia "speciale", di cui ho scritto semplicemente con il cuore aperto di una mamma; sono a 50mila battute di un nuovo progetto ancora... vedremo cosa verrà fuori!


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