giovedì 8 ottobre 2015

IL NOSTRO PICCOLO PER SEMPRE di Irene Pastorelli


La scelta di Emanuele, lascerà Lorena senza nessuna spiegazione. Le resteranno poche certezze, e il disegno non sarà più una di quelle. Ogni giorno che passa, acquisterà sempre più consapevolezza che Emanuele non tornerà. Ma mentre sta voltando pagina farà ricomparsa colui che credeva di aver rilegato nel passato. Lorena combatterà una battaglia tra ciò che vorrebbe e la sofferenza passata. Per lei sarà complicato stargli lontano, almeno quanto lo sarà stare con lui. Ma cosa succederà quando arriverà di nuovo il momento di una scelta? Riuscirà Lorena a lasciarsi alle spalle il passato e dare una nuova possibilità a Emanuele?

Il primo libro di questa duologia si è concluso con la fine della storia fra Lorena ed Emanuele, e con la partenza di quest'ultimo. 
Quella che troviamo all'inizio del nuovo romanzo è una Lorena distrutta, svuotata dentro, in preda a un dolore troppo grande da gestire, soprattutto perché nessuno sembra capirne l'entità. Per la famiglia e gli amici più stretti basterebbe un colpo di spugna per eliminare Emanuele e il suo ricordo dalla sua mente, poiché a quell'età il dolore non può durare per sempre. Certo, lei ha solo 19 anni ma loro non vedono che sa amare come un'adulta e soffrire come una donna. 


Lorena ancora non riesce a spiegarsi il gesto improvviso di lui, non riesce a tornare alla sua vita, alle sue abitudini pre Emanuele, persino l'arte, che le è sempre stata amica e l'ha sempre cullata nei momenti di rabbia e sconforto, non riesce a lenire le sue ferite, anzi, si rivela una figura ostile per la ragazza che vede in ogni tratto di matita le stesse linee che fino pochi giorni prima formavano il dolce viso dell'amato. 
In questo secondo capitolo Lorena si trova di fronte ad un bivio: subire passivamente le decisioni dell'ex ragazzo o riprendere le redini della sua vita e ricrearsi uno spazio, provando a lasciare fuori tutto ciò che lo riguarda. 
Lorena si rende conto fin da subito delle difficoltà che questa nuova strada comporterebbe, e sa di non avere la lucidità per gestire da sola tutta la faccenda, ma qualcuno si fa avanti per lei, forse l'ultima persona che avrebbe immaginato al suo fianco in un momento simile. L'unica, però, che sembra sortire l'effetto sperato: Carlos. L'affascinante compagno di università la trascina fuori dal suo torpore, riuscendo con uno stratagemma a rimetterla di fronte ad una tela, pregandola di darsi una seconda possibilità. Lorena si convince di non poter andare più a fondo di così e, trascinata da Carlos, accetta la nuova sfida e si riavvicina alla sua più grande passione. 


Emanuele non esce nemmeno per un istante dai suoi pensieri, proprio come immaginato, ma piano piano le fasi del dolore si susseguono una dopo l'altra e l'accettazione sembra finalmente arrivare a portata di mano. Ma è davvero accettazione quella di Lorena? Si sta davvero preparando a ricominciare una nuova vita senza Emanuele? 
La risposta arriva la sera del concerto di suo fratello, quando l'uomo che ha fatto parte dei sogni e degli incubi degli ultimi otto mesi si ripresenta di fronte a lei, bello come lo aveva lasciato, pericoloso anche più di prima. 


A Lorena basta un attimo per accorgersi di non essere mai passata oltre la fine della loro storia ma il dolore provato dopo la perdita del suo amore si trasforma in rabbia cieca e le possibilità di perdonarlo si annullano ogni volta che incontra i suoi occhi, ricordando ogni giorno dell'agonia provata in sua assenza. Poco sembra contare il fatto  che Emanuele abbia tutte le risposte ai perché della ragazza, e ogni "ti amo", ogni "ho bisogno di te", ogni "mi sei mancata da morire" non basta a cancellare la sofferenza data dall'incertezza di un futuro per la loro storia, la paura di svegliarsi un giorno e trovare di nuovo il posto accanto a sé completamente vuoto. 



Scelte, scelte e ancora scelte di fronte a una ragazza divenuta donna nell'attimo in cui ha riconosciuto l'amore negli occhi della persona che le ha poi spezzato il cuore, scelte che non riescono ad essere definitive. Emozioni che si alternano senza sosta attendono i protagonisti di questa storia d'amore così incredibile e coinvolgente. 
Il primo capitolo di questa tipologia mi aveva stupito piacevolmente, risvegliando una vena romantica che non pensavo di possedere, con questo secondo capitolo Irene Pastorelli mi ha davvero fatta sua. E non si tratta di rivedermi nelle emozioni dei due protagonisti perché, per fortuna o sfortuna, non ho mai vissuto qualcosa del genere, ma nonostante questo l'autrice è riuscita a tessere delle parole tanto semplici quanto profonde e ad usarle per vestirmi con le emozioni dei suoi protagonisti, creando una sorta di empatia tale fra me e loro.



Voltare l'ultima pagina di questa storia equivale a prendere un grosso sospiro e ad avere l'idea di stare chiudendo un capitolo della mia stessa vita. A costo di essere ripetitiva rinnovo le mie speranze sul fatto che qualche casa editrice legga le sue parole e decida di darle una possibilità. Che di possibilità in realtà non si tratta, qui abbiamo di fronte una garanzia.




Irene Pastorelli, classe 1986. È nata e cresciuta vicino al mare. Appassionata d’arte e di storie d’amore. Ha cominciato a scrivere poco più di un anno fa e da allora non ha più smesso.  Nel novembre 2014, ha pubblicato il romanzo intitolato Dove comincia tutto.


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