martedì 15 settembre 2015

OGNI TUO SILENZIO di Laura Mercuri


Emilia, 26 anni, arriva a Bren dall’Abruzzo, con un vecchio trolley scozzese e pochi soldi in tasca. In quel paesino da cartolina arrampicato tra le montagne di un Nord sconosciuto, cerca l’occasione per lasciarsi alle spalle il passato e ricominciare. Ma è l’amore che trova, quando il suo sguardo curioso si posa per la prima volta sul corpo alto e sottile di Aris, sugli occhi azzurrissimi, sui capelli biondi e ribelli. Aris è il falegname del paese, conduce una vita in sordina, appartata e un po’ misteriosa, ma i suoi silenzi nascondono torrenti di emozioni e tra le sue dita forti e nervose il legno assume forme perfette, sensuali. Lentamente, Emilia e Aris si abbandonano a un’attrazione profonda, che li consuma e li completa con la stessa dolce furia. Ma qualcosa o qualcuno nel loro passato lotta per riacciuffarli, mentre nuovi ostacoli sorgono a minacciare la loro felicità. Saprà il loro legame superare le menzogne e i tradimenti, vincere l’invidia e guarire la solitudine? Con un linguaggio semplice e schietto, Laura Mercuri racconta luci e ombre dell’animo umano in una favola moderna destinata a lasciare il segno nel cuore di ogni lettore.
Non è semplice trovare le parole e scrivere ciò che questa lettura mi ha trasmesso. Ma provare non costa nulla. Pronti lettori?

Questa è la storia di Emilia Russo, una ragazza di ventisei anni che, in seguito alla morte della madre, scappa dal suo paese natio, l'Abruzzo. Prende il treno e si ritrova così a Bren; si è lasciata guidare dai ricordi della madre e forse quello è il posto giusto per ricominciare. Ma si sa che nei paesi piccoli tutti sanno sempre tutto, ma nonostante questo la nostra protagonista cerca di passare più inosservata possibile. Questo la spinge a prendere in affitto una casetta di pietra che si trova isolata, ma che le permette comunque di raggiungere la cittadina in pochi minuti, sopratutto se decide di tagliare per il bosco.

Il bosco ha la sua voce: il cinguettio degli uccelli, le foglie che si muovo e, in lontananza, il rumore dell'acqua che scorre.

Ha un po' di soldi da parte, ma questo non le permette di crogiolarsi nel dolce far nulla, e si dà subito da fare per cercare un lavoretto che le permetta di mantenersi. Decide di tentare la sorte in una piccola libreria, lo vede come un segno del destino visto che i libri finora l'hanno aiutata a crescere, permettendole di rifugiarsi tra le loro pagine quando il padre e i fratelli non erano in casa. Ma la scontrosa libraia Helga resta sul vago, dicendole che sarà lei a farsi sentire nel momento in cui si renderà conto di aver bisogno di un aiuto. Sulla strada si imbatte in un negozio di fiori, conosce la proprietaria Emma e in maniera schietta e diretta le dice di aver bisogno di un lavoro. La paga non è altissima, ed Emma decide di assumerla come apprendista.

L'umore di Emilia è alle stelle, e decide che potrebbe prendersi il piccolo lusso di comprare una piccola libreria in quella casa spoglia, con l'intento di personalizzarla un po'. Peccato che in un paese come Bren non esista un negozio che venda mobili, ma vanta un falegname che eccelle in quello che fa. Passa per dare un'occhiata, sbircia dalla finestra e in pochi minuti il suo sguardo incrocia quello di Aris, il falegname, un ragazzo di cui tutti parlano ma con cui lui non vuole avere niente a che fare, classificandolo per questo suo carattere chiuso un tipo “strano”. Ma Aris è bellissimo: sul viso spiccano due occhi azzurro cielo che cambiano tonalità a seconda del suo umore, capelli color dell'oro e un fisico magro, tanto che Emilia si chiede come possa fare a sollevare pezzi di legno tanto grossi quanto pesanti. 
Come altre ragazze del paese, anche lei rimane colpita e affascinata da Aris, ma a differenza di tutte le persone che parlano del “silenzioso” falegname, la sua non è una cottarella adolescenziale, lei sa che prova qualcosa di più, che nasce dal profondo del suo. Decide di ignorare la voce del cuore certa che i suoi sentimenti non sono ricambiati, eppure il suo sguardo cerca Aris in tutti i posti che lei percorre, la libreria di Helga, il bar di Benedetto, sulla strada verso casa. Ma nonostante questo prende il coraggio a due mani, si dirige in falegnameria e commissiona al ragazzo la sua libreria. Aris accetta e disegna il progetto che ha preso forma nella sua testa; i suoi pezzi sono unici al mondo e molto singolari, è un gioco di incastri che non prevede l'uso di chiodi e martello. Emilia stessa ne rimane affascinata, lo vede lavorare e non può fare a meno di guardarlo, ha un che di magnetico che la spinge a restare assolutamente immobile.

Tra i due si crea un legame fatto di silenzi, parole non dette, eppure si capiscono, si completano a vicenda; la loro comunicazione si basa su un gioco di sguardi e, inevitabilmente, si innamorano l'uno dell'altra.

Quando ci si trova dopo essersi tanto cercati, il tempo per stare soli non è mai abbastanza.

Un amore visto di mal occhio dalla matrigna di Aris che fa di tutto per tenerlo lontano da lei, ma allo stesso tempo ben accetto dal resto del paese. Il ragazzo “silenzioso” sembra aver trovato la sua ragione di vita e il mondo torna a essere un posto migliore.

“Sai, Emilia,” prosegue Benedetto, mettendoci davanti i due boccali alla spina “conosco questo ragazzo da quando era piccolo così e non l'ho mai sentito dire più di dieci parole in fila!”.
Aris sorride, nascondendosi dietro la sua lager.
“E quando sento certe persone che non stanno mai zitte, penso che Aris abbia ragione a pesare le parole. Una volta che le hai dette non puoi più tirarle via e possono fare danni. Lui parla poco, ma quando dice qualcosa è perché la pensa davvero”.

Aris ed Emilia iniziano a conoscersi, piano piano, senza alcuna fretta, anche se lei vorrebbe sapere qualcosa di più su di lui e sul suo passato. Ma ha imparato che sarà lui, quando si sentirà pronto e quando si fiderà abbastanza, a esporsi, a dire tutto quello che lei vorrebbe sapere. E si sa che per ogni evento positivo, ce n'è sempre uno negativo... o forse una serie. Il padre di Emilia riesce a rintracciarla, l'accusa di furto e viene citata in giudizio. Contemporaneamente perde il lavoro alla libreria e al negozio di fiori, perché Giorgia, la figlia di Emma, ha scoperto della relazione tra lei e Aris e ne diventa gelosa. A Emilia non resta altro che la sua casa nel bosco e il suo amore per il bel falegname.

Sono stanca di parole, anche se non avrei mai pensato di dirlo. E sono stanca di sofferenza. Prendo il viso di Aris tra le mani e lo bacio, sentendo sulle mie labbra il sale delle lacrime. Bacio i suoi occhi chiusi, le guance, la bocca e intanto accarezzo il suo corpo, come ho fatto tante altre volte.

Potrei continuare per ora a raccontarvi della bellezza e della dolcezza di questo romanzo. Succedono tante altre cose ai nostri due protagonisti, ma mi piacerebbe che siate voi lettori a scoprire come finirà la loro storia.
Ho apprezzato il fatto che il racconto sia stato ambientato in un piccolo paese, dove le voci girano veloci e i forestieri vengono additati come se venissero da un altro pianeta. Ma una ragazza con i capelli color rame è facile da notare. Vi innamorerete anche voi di lei, è quasi impossibile non farlo. Lei è così piccola e indifesa, ma quando vuole ha grinta da vendere ed è molto testarda. Non avrei avuto il suo stesso coraggio a restare in un paese dove tutti avrebbero pensato a me come a una ladra e a una fuggiasca, ma l'amore nei confronti di Aris era troppo grande per fuggire lontano da lui. E c'è da dire che lo stesso Aris non ha permesso a nessuno che il nome di Emilia venisse screditato ulteriormente. Come dice lo stesso Benedetto, il barista “Chi parla poco, picchia duro”, e anche se è impossibile crederci, visto il fisico del giovane, come dargli torto!!!
Un altro momento romantico, che mi ha fatta sospirare e leggere quelle pagine con gli occhi a cuoricino, è la prima volta tra Emilia e Aris. Niente di violento o selvaggio, ma dolce, rispettando ognuno i tempi dell'altra, un Amore così romantico che inizia a essere difficile leggere nei libri al giorno d'oggi.
I miei complimenti vanno all'autrice, Laura Mercuri, per aver creato questo piccolo capolavoro e alla BookMe DeAgostini per non essersi lasciata sfuggire la sensazionale penna di questa donna e per aver valorizzato ancora una volta il made in Italy.


Laura Mercuri è nata a Roma nel 1970. Fa la psicoterapeuta e scrive racconti per una rivista femminile. Vive sul litorale laziale, non lontano da Roma, con il figlio e il marito.


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