mercoledì 24 giugno 2015

Andare avanti di H.J. Holt


Il ventiduenne Luke Kearsey, sopravvissuto a una vita in affidamento, scappa da una relazione violenta e abbandona il suo paese. Ora vive in Inghilterra, dove lavora in un fast-food. Forse la sua vita non ha una direzione, ma per lo meno lui è al sicuro.
Quando l’insegnante trentaseienne Paul Blackwell incontra Luke in un club, neanche l’uomo pensa di aver trovato qualcosa di più di un po’ di sesso senza strascichi. Paul è ancora in lutto per la morte del compagno con cui stava da cinque anni e non sta cercando un legame serio. Non se questo significa soffrire nuovamente.
Nonostante tutte le loro differenze, qualcosa scocca tra i due. Anche se a Luke manca la fiducia in se stesso e stenta a credere di avere qualcosa da offrire a Paul, anche se Paul è restio a iniziare una relazione con un uomo così diverso da lui, i due cominciano a esplorare le possibilità che potrebbero aiutarli a guarire. Con l’amore e il sostegno che si offrono a vicenda, Luke e Paul iniziano a lasciarsi il passato alle spalle; ma poi il passato di Luke si presenta in Inghilterra, reclamandolo. Luke è davvero pronto per andare avanti?




Come in ogni romance moderno che si rispetti, sia esso m/m o f/m, i nostri protagonisti non potrebbero essere, apparentemente, più diversi ed entrambi, all'inizio, sono in cerca di semplice sesso. Si sa, però, che il sesso non è mai semplice se lo si fa con la persona giusta, sia che lo si voglia riconoscere o meno.

Paul è un uomo che nella sua vita ha raggiunto i suoi obiettivi, ma che è rimasto solo dopo la morte del suo compagno. Vuole tornare a vivere, ma cerca solo del sesso senza impegno perché con i sentimenti sentirebbe di andare a tradire la memoria di Craig. 
L’introspezione di Paul l’ho trovata un po’ scarsa, anche se il suo lutto risaliva a più di un anno prima, ho trovato il suo conflitto interiore poco sviluppato e i sentimenti per Craig già relegati in un angolo.

Luke invece ha alle spalle un’adolescenza difficile ed una relazione violenta da cui è fuggito. L’ex lo insegue, ma la sua breve comparsa non è stata molto convincente, abbastanza dall'incrinare un po’ le cose con Paul, ma avrebbe potuto dare molto più apporto alla storia, almeno secondo il mio punto di vista.


Nonostante ciò, la lettura è scorrevole, il libro molto ben scritto e la storia prende. A mio avviso si insiste un po’ troppo sulle scene di sesso che abbondano, a volte, anche gratuitamente. Certo, i due si rimorchiano in un club per darci dentro, ma poi la scrittrice indulge troppo nella descrizione dei loro innumerevoli rapporti.

In ogni caso si tratta di un libro piacevole che sicuramente coinvolge anche se avrebbe potuto essere maggiormente approfondito in diversi punti.




Doveva ammetterlo, gli piaceva essere accudito da qualcuno. Amava quando Paul lo copriva con una coperta per evitare che avesse freddo. Amava quando Paul gli portava una tazza di caffè. Amava quando Paul lo guardava solo per vedere se stava bene. Questo, pensò, è qualcosa per cui valeva la pena essere pestati.

In qualche modo, l’uomo lo aveva fatto rialzare senza costringerlo a umiliarsi in spiegazioni o a mettere a nudo la sua anima. Riusciva a capire ciò di cui aveva bisogno quando neanche lui lo capiva. E niente di quello che dava veniva con un prezzo. Era quello che si provava a essere innamorati? Quel misto di lussuria, rispetto, voglia di baciarsi e stringersi senza volersi mai lasciare?


“Sai quello che stai facendo? Stai cercando di vivere attraverso le tue regole immaginarie. ‘Non puoi vivere con un ragazzo senza pagare la tua parte?’ Beh, non dovrei vivere in quella grande casa del cazzo senza pagare un’enorme rata del mutuo ogni mese. Ma lo faccio. Ecco com'è andata a finire. Non c’è giustizia o ragione in tutto questo. Avrei potuto nascondere i soldi dell’assicurazione sulla vita di Craig in una scatola sotto il letto, dicendo a me stesso che non avrei dovuto trarre beneficio dalla sua morte, ma che senso avrebbe avuto? E tu, tu potresti sprecare la tua vita facendo qualcosa che odi, o vivere in un monolocale puzzolente lontano da me e fissare la muffa che si allarga sui muri, ma che senso avrebbe? Non abbiamo scelta riguardo alla merda che ci arriva nella vita. A me sembra davvero stupido rinunciare alle opportunità che ci si presentano.” Si strinse nelle spalle. “Ma tu sei intenzionato a farlo.”


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